Insomma, Leonard Nimoy non riesce proprio a stare fermo. A ottant'anni appena compiuti, l'attore nato a Boston aveva dichiarato lo scorso anno di volersi ritirare definitivamente dalle scene, dopo una carriera iniziata con la sua prima comparsata in un film nel lontanissimo 1951. Da allora ha continuato a comparire nel serial Fringe (e probabilmente ci sarà anche nella nuova stagione). È dato come possibile ingresso nella produzione di The Hobbit. Ma soprattutto, ed è ormai ufficiale, è stato ingaggiato dal regista e produttore Michael Bay per recitare nel prossimo Transformers: Dark Moon, anche se solo in veste "vocale".

Come è noto, il terzo episodio della saga robotica creata da quelli della Hasbro racconterà di come, durante il primo allunaggio del 1969, venga scoperto sul lato nascosto della Luna il corpo di un gigantesco robot antropomorfo. La notizia viene tenuta ovviamente riservata finché, ai giorni nostri, gli Autobot e i Decepticon ne vengono a conoscenza e ingaggiano una lotta all'ultimo sangue, anzi all'ultimo bullone, per raggiungere e riportare in vita il robot. Il quale altri non è che Sentinel Prime, antico leader degli Autobot e precedessore di Optimus Prime. Nimoy doppierà proprio Sentinel Prime, fornendo l'autorevolezza della propria voce a un personaggio che sarà fondamentale per il destino finale di tutti i Transformers.

Bay aveva già pensato di ingaggiare Nimoy per il secondo capitolo della saga, Transformers - La vendetta del Caduto. Rinunciando però all'idea perché, come lui stesso ha dichiarato in questi giorni: "Avevo paura ad avvicinarlo per chiederglielo. Inoltre lui è sposato con mia cugina, Susan Bay, per cui dovevo stare attento. Alla fine ho provato ad avvicinarlo durante una riunione della famiglia, e lui mi ha risposto di essere entusiasta all'idea". Ci sarebbero state però anche questioni di budget a spiegare il mancato ingresso di Nimoy nel secondo film. Sul nuovo progetto, che arriverà nelle sale il prossimo luglio, Bay ha poi parlato dello sforzo di costruire una storia più profonda: "I robot hanno più carattere in questo film. Molto di più. Potremo capire molto di più delle loro vicende e motivazioni, per entrambe le fazioni".

In realtà Nimoy non è estraneo al mondo dei Transformers, visto che aveva già prestato la propria voce al cattivo Galvatron in Transformers: The movie del 1986. Per la produzione si tratta comunque di un grande acquisto, che va ad affiancarsi a un cast, tra attori umani e doppiatori, di tutto rispetto: oltre agli storici protagonisti Shia LaBeouf, Josie Huntington-Whitley (che sostituisce Megan Fox), Josh Duhamel, Tyrese Gibson e gli eclettici John Turturro e Hugo Weaving, ci sono Patrick Dempsey (Grey's Anatomy), Alan Tudyk (Firefly, Io, robot), Frances McDormand al ritorno nella sci-fi dopo un'apparizione in Ai confini della realtà, e il sempre grande John Malkovich. Tutto rigorosamente in 3D, come è la moda del momento, e tutto rigorosamente in stile fracassone, nelle abitudini di Michael Bay.