Niente paura, non intendiamo fare apologia di reato. Parliamo invece di Torchwood, ottima serie tv prodotta dalla BBC a partire dal 2006 e nata come spin off della ultrapopolare Doctor Who. Nata dalla fantasia del produttore Russell T. Davies, Torchwood racconta le vicende di una sezione investigativa speciale il cui compito consiste nel tenere a bada gli extraterrestri che arrivano da un portale spazio temporale e raccogliere le tecnologie aliene per utilizzarle per i propri scopi. La serie ha subito attirato l'attenzione del pubblico e della critica per il suo alto tasso di freschezza e per la maturità con cui i suoi autori hanno deciso di trattare diversi temi, tra i quali spicca quello della bisessualità di quasi tutti i protagonisti. Ci riferiamo principalmente alla relazione gay tra il capo della squadra Jack Harness (l'attore John Barrowman) e il suo assistente Ianto Jones (Gareth David-Loyd).

Dopo due stagioni intere e una terza acclamata stagione composta da una miniserie, Torchwood: Children of Earth, questa relazione è stata interrotta bruscamente e in modo violento causa la morte proprio di Ianto Jones, ucciso per mano dell'alieno 456 nel quarto episodio della miniserie. Jones era di fatto uno dei personaggi più amati e la sua uscita di scena definitiva ha scontentato più di un fan e causato parecchie polemiche.

Ora John Fay, uno degli autori della terza stagione e colui che materialmente ha scritto l'episodio in questione, ha deciso di rivelare al sito scyfilove.com i retroscena di quella scelta così contestata oltremanica, con tanto di richieste di ritorno del personaggio. Scelta difficile anche in vista della quarta stagione del serial che Fay sta scrivendo insieme a Davies e ad altri autori, Torchwood: The New World, dieci episodi che verranno trasmessi il prossimo anno. E che, novità assoluta, saranno prodotti in collaborazione con il network americano via cavo Starz, con un nutrito apporto di autori statunitensi.

"Russell ha voluto che ciò accadesse, anche se le parole sono state mie," ha specificato Fay, sgombrando però subito il dubbio dello scaricabarile. "Era assolutamente la cosa giusta da fare, sia dal punto di vista della storia che per come è terminata. La forza di Torchwood e della visione di Russell è che non si sa mai se i nostri eroi usciranno vivi dalla storia. Ora questo aspetto è stato chiarito in modo definitivo. Ciò aggiunge un enorme senso di pericolo allo show, e costringe gli spettatori a chiedersi continuamente cosa accadrà dopo." In effetti nella normale serialità televisiva i protagonisti risultano essere invincibili. Fay ha poi aggiunto una considerazione sull'influenza che la morte di Jones ha sul personaggio di Harness (che, va ricordato, è immortale): "Dentro di me sono sempre stato consapevole che Jack aveva vissuto una situazione simile molte volte, e questo mi ha suscitato grande interesse. Come puoi vivere una relazione con un'altra persona sapendo con assoluta certezza che la vedrai morire? Questa è un'autentica tragedia che Jack dovrà portare con se, ed è un peso affascinante da caricare su un personaggio".

Fay ha poi parlato di come l'esperienza della morte del padre, avvenuta subito prima che iniziasse a scrivere l'episodio, possa aver influenzato la sua sensibilità sul tema. Fay non è comunque turbato dalle reazioni anche emotive del pubblico, poiché le interpreta come l'essere riuscito a svolgere un ottimo lavoro. L'autore britannico non ha ovviamente parlato solo del passato, ma anche del futuro, e cioé della quarta stagione le cui riprese stanno per iniziare. "Sono molto eccitato per il nuovo lavoro," ha commentato. "Come per qualsiasi altra cosa nella vita, o ti adagi sugli allori, o provi a spingere e a raggiungere qualcosa di nuovo, ed è quello che Russel ha fatto. In Children of Earth avevamo un'idea forte e definita, ma ciò che abbiamo delineato per The New World è altrettanto forte, se non addirittura più ambizioso. Sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto con Children of Earth, tanto che guardando il DVD non mi sono nemmeno messo a cercare difetti. Penso che con The New World arriveremo molto vicini a quel risultato."

Fay ha poi affermato di non essere preoccupato dai rischi di "americanizzazione" che la serie potrebbe correre attraverso la collaborazione tra BBC e l'americana Starz. "Quando si parlava di andare con la Fox, allora sì che ero preoccupato," scherza Fay. "Poi quando Julie Gardner [produttore esecutivo BBC, N.d.R.] mi ha chiesto di lavorare per la quarta stagione, ho saputo della Starz. A dire il vero non ne avevo mai sentito parlare prima, come penso la maggior parte della gente; poi ho visto che utilizza lo stesso network della HBO, e non mi sono più fatto domande. È una rete ambiziosa, ha parecchi programmi maturi e intelligenti, proprio come Torchwood. E poi Julie e Russel resteranno in sella. Sono sicuro che la serie resterà come la gente si augura."

Fay ha poi parlato della sua esperienza di lavoro per The New World con il team di autori americani, e in cui lui era l'unico inglese. Esperienza difficile dati i ritmi di lavoro definiti "a martello", nove ore al giorno tutti i giorni. "Russell ha messo insieme una squadra infernale e ci sono anch'io! Conoscevo già il lavoro di Jane Espenson su Battlestar Galactica, ma mi ha fatto molto piacere conoscere John Shiban [in passato autore per X-Files e Smallville, N.d.R.], anche perché Breaking Bed, il suo ultimo lavoro, è al momento uno dei miei programmi preferiti. Abbiamo lavorato duro ogni giorno prestando molta attenzione a ogni singolo dettaglio, molto di più di quanto ero abituato a fare in Inghilterra." Il risultato finale è una storia sviluppata in dieci episodi e che si concentra su molti aspetti, partendo chiaramente dal finale di Children of Earth. "In un certo senso cominciamo da zero, anche se possiamo contare su personaggi come Jack e Gwen che il pubblico ama. Introdurremo nuovi personaggi per attirare anche un pubblico nuovo, e racconteremo una storia che stavolta coinvolgerà il mondo intero; anche Children of Earth era così, ma stavolta lo sarà molto di più."

"Naturalmente Torchwood ha un suo passato definito al quale dovremo fare rimerimento. Ma se vogliamo conquistare un nuovo pubblico che magari non lo ha mai visto prima, dobbiamo evitare di essere troppo autoreferenziali. Terremo i riferimenti ma lo faremo in modo sottile." Alla fine però Fay non si è potuto sottrarre alla domanda fatidica: i fan verranno accontentati? Ianto Jones tornerà in qualche modo? La risposta è stata sibillina: "Non ho intenzione di dire nulla, dovrete semplicemente guardare lo show e vedere che succede..."