Cominciano ad arrivare, alla spicciolata, le prime conferme o brusche cancellazioni da parte dei principali network americani, in attesa delle pagelle finali che verrano emesse a maggio, mese in cui conosceremo il destino di tutte le serie appese ad un filo.

La NBC nel frattempo ha confermato il ritorno di Heroes il 15 settembre, con una terza stagione composta però da soli 13 episodi, come conseguenza dello sfacelo generato dagli sceneggiatori. Purtroppo però ha anche annunciato la definitiva cancellazione del progetto Origins, di cui si era parlato diffusamente fino alla fine dell'anno scorso.

A comunicarlo è Ben Silverman, uno dei direttori della NBC: "abbiamo coscientemente deciso di mettere a riposo Heroes per questa primavera, in modo che Tim Kring e il suo team possano tornare al tavolo creativo e preparare l'imponente evento in programmazione per settembre: un episodio speciale della durata di tre ore."

Le tre ore in effetti saranno così divise: un'ora di clip show, ovvero insieme di spezzoni della stagione due allo scopo di ricordare gli eventi precedenti al pubblico, seguita da un episodio nuovo della durata di due ore (inclusa la pubblicità).

Riguardo Origins, che si presentava come una sorta di prequel della serie, Silverman dice che avevano chiesto troppo agli sceneggiatori: "volevamo 35 episodi di Heroes e 12 di Origins, ognuno dei quali doveva servire da eventuale spunto per altrettanti spin-off. Ma era una sfida troppo impegnativa ed abbiamo deciso di mantenere la serie madre il più forte possibile e non disperdere le idee."

Così i registi già selezionati sono stati liberati dall'incarico. Tra di loro c'erano il Kevin Smith di Clerks, Eli Roth di Hostel e Michael Dougherty, sceneggiatore di Superman Returns.

Infine, si parla del ritorno del personaggio interpretato da Kristen Bell/Veronica Mars, nonchè del samurai occidentale interpreato da David Anders. Come ai vecchi tempi in cui interpretava Sark in Alias, non si riesce mai a eliminarlo definitivamente.