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Trasposizione elettronica della fanzine KLAATU... i vecchi numeri più nuovi articoli molto approfonditi sul mondo del fantastico
6. Verso l'infinito... e oltre
Continua il grande ciclo di articoli di Giovanni Mongini che esploreranno l'intero sistema solare, osservando gli astri attraverso due diverse lenti, quella della scienza e quella, un po' deformante, del cinema di fantascienza. E superate le comete ci si lancia verso l'infinito...
LeggiKaboom!
Geof Sunrise vive tutti i guai tipici di un teenager. Non sopporta andare a scuola, non ha i soldi necessari per acquistare una nuova console, è innamorato della classica Bella del Liceo (che non sa neanche il suo nome) e altri piccoli drammi di questo genere. L'esistenza del nostro sembra essere già scritta. Ma proprio nel giorno del suo sedicesimo compleanno, uno strano tipo dona a Geof due enormi guantoni luminosi dicendogli "credi nel Ciclo di Kaboom"...
LeggiIl nonno di tutte le avventure
Questo mese una sfida davvero impegnativa attende la vostra rubrica preferita. Il vasetto "sotto spirito" che state per aprire contiene un personaggio da molti considerato il padre (il nonno?) della SF avventurosa, l'autore che, insieme ad altri mostri sacri di un favoloso periodo di pionieri, distaccò questa corrente (come l'adamitica costola) dal più antico genere dell'Heroic Fantasy. Si tratta del creatore di Tarzan e del capitano John Carter, il mitico Edgar Rice Burroughs
LeggiIntervista con Andrea Corno
L'evento di questa primavera 1999 è, senza ombra di dubbio, il ritorno in grande stile della Garden Editoriale con un nuovo prodotto qualitativo dedicato alla fantascienza, che avrà un occhio di particolare riguardo per la produzione italiana. Siamo a colloquio con il direttore della Garden, Andrea Corno, per approfondire meglio assieme questo progetto e ripercorrere alcune tappe storiche dell'editoria nazionale. Perché oltre a essere un ottimo giocatore di golf, Corno è anche un personaggio molto noto a tutti gli appassionati di fumetti.
LeggiUn regalo di cuore
Racconto di Francesco Salinitro
Francesco è personaggio tutto da scoprire, e uno scrittore divertente ma sfigato. Perché questo? Vi racconterò un aneddoto di cui pochi sono a conoscenza. Tre o quattro anni fa partecipò a un'edizione del premio Alien con un racconto, Eglefino di Tritone in brodetto, che mi piacque talmente da convincermi a inserirlo in un'antologia che stavo preparando per l'Editriale Avvenimenti e che poi uscì in edicola. Quel racconto ebbe grande successo, e chiacchierando con Francesco lui mi confidò che non aveva solo quello, bensì un'intera antologia costituita da decine di racconti basati su storie spaziali in cui l'elemento centrale era una ricetta realizzata con ingredienti del tutto inesistenti, raccolti dai protagonisti dei racconti sui mondi alieni in cui avevano avuto la ventura di capitare. Gli chiesi di farmi leggere l'antologia, perché l'argomento sembrava interessante per una eventuale pubblicazione, e lui me la fece avere. La lessi con gusto (era davvero divertente), ma suggerii a Francesco di lavorarci un po' sopra, perché era ancora troppo grezza, ovvero si limitava a mettere insieme dei racconti simili senza avere un organico filo conduttore che li unisse in modo coerente. Francesco si mise al lavoro, ma quando stava per essere quasi pronto ecco la sorpresa: vince il premio Urania il romanzo di Mongai che racconta le avventure del cuoco di bordo di un'astronave, che pur non essendo esattamente come il suo libro certo ne ha la stessa ispirazione e lo stesso argomento portante. Il che, naturalmente, ha gettato nello sconforto Francesco e le sue aspirazioni di proporre a qualche editore il suo libro, che a questo punto potrebbe sembrare una scopiazzatura della bella idea di Mongai (pur essendo, lo ripeto, completamente diversi).
Ma nonostante questa mazzata, Francesco si è ripreso in fretta, e si è messo a pensare ad altre idee su cui lavorare. Nel frattempo, continua a scrivere i suoi godibilissimi racconti e a proporceli per la pubblicazione. E noi gliene siamo grati.
Destroy Robinson Family! Breve storia di Lost in Space in TV
Fra i telefilm leggendari che a fianco di Star Trek, Doctor Who e pochissimi altri hanno lanciato la fantascienza in TV negli anni Sessanta, un ruolo importantissimo spetta a Lost in space. In Italia non è mai stato trasmesso ed è quindi poco noto, ma sta per salire alla ribalta col film che uscirà in novembre. Noi vi raccontiamo com'era l'originale.
LeggiFantascienza argentina: intervista con Carlos Gardini
Il nome di Carlos Gardini viene alla ribalta nel 1982, quando vince il concorso del Círculo de Lectores, della cui giuria faceva parte anche J.L. Borges. La sua prima antologia è stato Mi cerebro animal (1983), alla quale sono seguite altre antologie e alcuni romanzi. Gardini è anche traduttore: oltre a Shakespeare, Henry James e altri, ha tradotto l'intera opera di Cordwainer Smith.
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