Da 18 mesi a questa parte il mondo dei cellulari è diventato simile a quello dei computer, non solo per certe caratteristiche comuni - vedi sistema operativo, gestione dei menu, utilizzo della posta elettronica e navigazione web – ma anche per la possibilità che i telefonini vengano infettati da virus.

Il codice malevolo può insinuarsi, per la verità, soltanto sui cellulari che funzionano col sistema operativo Symbian (i cosiddetti smartphone, ovvero i telefonini che posseggono caratteristiche proprie dei pc) e il mezzo di diffusione dei virus è, perlopiù, la connessione blutooth, ovvero una particolare modalità radio che nel raggio di 10 metri mette in comunicazione computer, telefonini, cuffie e praticamente ogni sorta di device elettronico.

Particolare interesse semantico sembra suscitare il virus chiamato Cardtrap, che s’insinua, senza infettare, sulla memory card del cellulare e sta lì buono e senziente, fino a quando non si riesce a trasferire su un pc dove esplode e contagia la macchina con sopra Windows. Una sorta d’influenza aviaria digitale, insomma…