Forte del successo ottenuto un po’ ovunque con Donnie Darko, un piccolo film che malgrado l’iniziale boicottaggio delle grandi case di distribuzione si è subito imposto come cult movie per l’originalità e la genialità delle sue trovate (si pensi ai viaggi nel tempo mescolati con tematiche horror e grottesche, oltre ad una autentica opera di riesumazione dei ruggenti anni Ottanta), Richard Kelly è tornato al lavoro su una nuova pellicola fantastica. L’attesa montata intorno al progetto è grande, tenuto conto anche dei nomi illustri che figurano nel cast. Il 16 settembre scorso, l’autore ha rilasciato a SCI Fi Wire un’intervista nella quale comincia a gettare luce sul suo imminente Southland Tales: una commedia, per usare le sue parole, sulla fine del mondo.

“Ci sono molte influenze, ma più di ogni altra cosa si tratta di una commedia”, ha detto Kelly, parlando dal set del film. Po ha aggiunto: “Volevamo cercare di realizzare un film che fosse una sorta di veicolo del senso di frustrazione, inquietudine e disagio che credo molti miei amici provano per un sacco di cose che stanno accadendo proprio adesso nel mondo. E volevamo raccontare tutto questo nel modo più divertente possibile”.

Il film è interpretato tra gli altri da Dwayne “The Rock” Johnson, Seann William Scott e Sarah Michelle Gellar, cittadini di Los Angeles alle prese nel 2008 con eventi che preludono all’apocalisse. “È molto complicato” ha confessato Kelly. “In un modo che è quasi intenzionale, perché se si legge la nostra metafora, essa è una rappresentazione della situazione che il nostro paese sta vivendo proprio ora. Fare un film su questo e cercare di semplificarlo dicendo che è tutto incentrato su una sola cosa non renderebbe giustizia all’opera… Stiamo cercando di fare un pezzo di satira sociale… Abbiamo prestato molta attenzione per creare con questo film un arazzo davvero complicato… Ha più respiro di Donnie Darko. È molto più elaborato, ma allo stesso tempo è diverso in quanto spostato più sul registro della commedia”.

Southland Tales rielabora una gran varietà di elementi della cultura pop. A questo proposito, Kelly ha confidato: “Penso che è come una macchina del tempo. Tra gli influssi più significativi ci sono chiaramente Philip K. Dick, i film noir, alcuni musical… e forse anche qualcosa di Kurt Vonnegut. Abbiamo creato un futuro prossimo che non esiste… un futuro di speculazione, alternativo, come se fosse un modo per riflettere su dove stiamo andando. Ed è chiaramente un futuro sopra le righe… per certi aspetti. Ma è pur sempre saldamente radicato nella nostra realtà”.

Il film è stato pensato, come del resto già era accaduto per Donnie Darko, come parte di un progetto multimediale più ampio. Esso sarà infatti supportato da un sito web ancora in fase di costruzione (ma del quale va senz’altro segnalata l’idea di fare del mondo un teschio gigante, nel quale la California viene vista come una componente della sua struttura ossea…) e da una serie di sei graphic novel da 100 pagine che dovrebbero esaminare nel dettaglio le sottotrame del film. Il progetto include anche il sito di una finta società, la Treer Products, e quello di una pornostar divenuta imprenditrice (Krysta Now, interpretata nel film dalla Geller).

Richard Kelly ha detto che questo vuole essere un modo per sviscerare tutti gli aspetti sondati durante la realizzazione del film. “Il film” ha detto “esisterà lo stesso per conto proprio. Lo spettatore non avrà bisogno di queste cose per goderselo. Ma esse dovrebbero approfondire la comprensione del tutto…” Insomma, lo spettatore sarà libero di apprezzare la versione condensata sul grande schermo, oppure espandere la conoscenza di tutti i suoi aspetti servendosi del network di siti web che sarà allestito per l’occasione. Southland Tales dovrebbe sbarcare nelle sale entro la fine del prossimo anno.