Miles Millar, produttore esecutivo della serie televisiva della Warner Bros Smallville, ha detto che si respira aria nuova e collaborativa nella casa di produzione tra lo staff creativo dello show e quello che si sta attualmente occupando di Superman Returns, il film destinato a riportare l’Uomo di Acciaio sul grande schermo a firma Bryan Singer.

“Da quando Bryan è al timone del progetto abbiamo avuto diversi incontri informali. Lui è un serio lettore di comics oltre che un fan della serie televisiva e gli autori di Smallville (Michael Dougherty e Dan Harris) sono stati a cena con lui per discutere delle connessioni tra la serie ed il film. Di sicuro l’ambiente è ben diverso da quanto avevano sperimentato con McG e JJ Abrams (entrambi contattati precedentemente come registi per Superman Returns) abbiamo la netta impressione di essere entrati in perfetta sintonia, tanto che ormai stiamo definendo le nostre storyline insieme in maniera da evitare incongruenze e problemi di vario genere. Bryan ha molto rispetto per il mondo dei supereroi.”

Millar ha anche detto che lo staff creativo di Smallville ha sempre tenuto ben presente il futuro dell’universo narrativo di Superman creando le storie per la TV ma allo stesso tempo ha dovuto fare i conti con le linee guida rigidissime dettate dallo studio Warner Bros. Alla fine, però, qualcosa sta cambiando, ma uno dei diktat centrali, ad esempio quello di non mostrare alcun Kryptoniano nella serie resta in piedi. “Clark incontrerà ancora suo padre Jor El, ma non lo vedremo sullo schermo, anche se sarà una situazione davvero intrigante.” Millar ha confermato che la voce di Jor El sarà ancora una volta quella di Terence Stamp (Stick nel film Elektra) che ha già lavorato nell’universo di Superman interpretando il bieco Generale Zod, nemico giurato dell’Uomo d’Acciaio in Superman II. A quanto pare, dunque, invece di procedere per progetti paralleli come sta succedendo per la Marvel, la DC Comics (proprietà della Warner Bros) è la prima a usare il concetto di continuità nel gestire l’universo multimediale di un supereroe, un concetto che era sconosciuto al mondo dei comics finchè non fu proprio la Marvel ad introdurlo. Di certo il motivo è quello di catturare un audience più vasta, attingendo ai fan della serie TV, tuttavia le dichiarazioni fanno sperare in qualcosa di ben fatto.