Da Homo Sapiens a Homo Gelstat. Si potrebbe sintetizzare con questa battuta Nascita del Superuomo di Theodore Sturgeon, ma si farebbe un enorme torto a questo splendido romanzo e ad uno scrittore che ha plasmato la fantascienza moderna, insieme con autori come Alfred E. Van Vogt, Robert Heinlein, Isaac Asimov, Ray Bradbury, Arthur C. Clarke.

Con More Than Human - questo il titolo originale dell'opera che Urania Collezione ripropone ai lettori italiani - Sturgeon è riuscito, come pochi altri, ha re-inventare il classico tema del diverso, del mutante, dell'alieno in senso lato. Ma nonostante il non troppo felice titolo italiano, quest'opera dello scrittore americano è un meraviglioso affresco sulla condizione umana nella società postmoderna. Solitudine, incomunicabilità, paura degli altri sono solo alcuni dei temi trattati dall'autore di Cristalli Sognati.

I protagonisti del romanzo - premiato con l'International Fantasy Award nel 1954 - sono un idiota che ha la facoltà di leggere i pensieri altrui, una ragazzina capace di muovere gli oggetti col pensiero, due bambine di colore con un handicap di fonazione e in grado di teletrasportarsi dove desiderano, un neonato mongoloide con un cervello paragonabile ad un computer, un ragazzo con istinti da delinquente. Presi singolarmente sono dei subnormali, dei disadattati, ma insieme costituiscono un essere superiore, un gradino nell'evoluzione della razza umana. La loro esistenza è caratterizzata da una costante ricerca di un posto nell'Universo, una ricerca irta di ostacoli, piena di dolore e fatica, densa di un'ostinata speranza nel cambiamento.

Partendo dalla psicologia della Gelstat (o psicologia della forma) che sostiene che il tutto è qualcosa di più della somma delle parti, Sturgeon ha tracciato con estrema precisione il cammino dei sei protagonisti, impegnati nella ricerca della propria identità.

L'evoluzione dall'Homo Sapiens all'Homo Gelstat è innanzitutto di natura psichica e non solo fisica. L'elemento discriminante è l'etica, intesa come l'amore e desiderio che attrae e unisce gli esseri viventi, in vista di un reciproco bisogno di completamento.

Non è un caso che al centro della produzione letteraria dello scrittore newyorchese c'è l'Uomo, con le sue nevrosi, i suoi problemi, le sue aspirazioni, il senso di smarrimento connaturato nell'anima. La potenza della narrativa sturgeoniana si esalta nella descrizione della psicologia dei personaggi, che procede per accumulazione di dettagli, di sensazioni, di stati d'animo: il tutto per tratteggiare l'anima inquieta e inquietante dei protagonisti.

Nascita del Superuomo è un classico - non solo della Fantascienza, ma della letteratura tout court - da custodire gelosamente nella propria memoria.