Sempre la valle è un romanzo particolare di Ursula K. Le Guin. È in parte narrativo, in parte pseudo-libro di testo e in parte pseudo-registrazione antropologica. Descrive la vita e la società del popolo Kesh, un gruppo culturale che vive in un lontano futuro, molto tempo dopo il crollo della società moderna. Il libro è presentato da Pandora, che sembra essere un'antropologa o un'etnografa proveniente dalla cultura contemporanea dei lettori, o da una cultura molto simile ad essa. Pandora descrive il libro come una protesta contro la civiltà contemporanea, che i Kesh chiamano "la malattia dell'uomo".
Quarta di copertina
Nella casa del Portico Alto, alla Creta Azzurra, l’anziana Pietra Che Narra racconta una storia, la sua storia. Di quando era una bambina chiamata Gufo Settentrionale, divisa tra due mondi: quello del Condor, il popolo di suo padre, una società patriarcale e bellicosa destinata a ripetere gli errori di un passato apocalittico (tristemente simile al nostro presente); e quello dei Kesh, che nel nord della California hanno dato vita a una civiltà pacifica, sopravvissuta alla catastrofe ecologica e fondata sulla cooperazione, che vive in armonia con la natura e si regge senza capi, senza ruoli determinati dal genere, senza sopraffazione reciproca. La vicenda di Gufo Settentrionale/Pietra Che Narra è in realtà solo lo spunto da cui inizia Sempre la valle, immaginaria relazione etnografica sul popolo dei Kesh in cui si uniscono storia e leggenda, poesia, arte, musica e molto altro. «Un capolavoro», «Ipnotico», «Il suo libro più lirico e luminoso»: con simili giudizi la critica ha accolto nel 1985 l’uscita di quest’opera originalissima, frutto di cinque anni di elaborazione, qui ripubblicata nella sua forma definitiva – quella predisposta dall’autrice stessa poco prima della sua scomparsa per la Library of America.
L'autrice
Ursula K. Le Guin (Berkeley, California, 1929 – Portland, Oregon, 2018), figlia di un noto antropologo e di una scrittrice, ha pubblicato il primo racconto nel 1962 ed è divenuta famosa nel 1969 vincendo sia il premio Nebula che il premio Hugo per La mano sinistra del buio. Nel 1974 ha ottenuto gli stessi riconoscimenti per I reietti dell'altro pianeta. Anarchica e femminista, è una delle rare esponenti della fantascienza utopica contemporanea ed è una scrittrice capace di toccare temi profondi e attuali, dai diritti civili, al pacifismo, all'ambiente. Ha dato vita tra gli altri al mondo di Terramare e a quello dell'Ecumene.
Ursula K. Le Guin, Sempre la valle (Always coming home, 1985), traduzione di Riccardo Valla e Annalisa Di Liddo, Oscar Moderni Mondadori, pagg. 625 euro 24, ebook non disponibile.











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