L’iniziativa, promossa e realizzata dall’ente nazionale di ricerca Area Science Park e da La Cappella Underground, nasce con l’intento di suscitare l’interesse pubblico verso la ricerca, la cultura scientifica e la letteratura, utilizzando la fantascienza come catalizzatore dell’attenzione.

I tre titoli finalisti della II edizione del Premio sono

Anticaja Canaglia di Cobol Pongide ed Emiglino Cicala (Edizioni Progetto Cutlura)

Cronache dalla deriva di Carlo Roselli (Zona 42)

Nero. Il complotto dei complotti di Luca Giommoni (effequ).

I tre libri finalisti, selezionati tra una rosa di 19 libri in concorso, sono stato scelti da una Giuria di Esperti ed Esperte composta da scrittori e scrittrici, docenti universitari/e, giornalisti/e ed esperti/e di letteratura e fantascienza di fama nazionale. Si tratta di: Nicoletta Vallorani, scrittrice e docente all’Università degli Studi di Milano (Presidente della Giuria); Loredana Lipperini, giornalista, scrittrice, autrice di Rai Radio3; Alberto Garlini, curatore di Pordenone Legge e scrittore; Giulia Martino, scrittrice e critica videoludica; Andrea Viscusi, scrittore e content creator; Angela Bernardoni, podcaster, co-autrice di Fantascienza: Storia delle storie del futuro e collaboratrice di Fantascienza.comElisabetta Di Minico, Ricercatrice specializzata in distopia e alterità presso l’Università Complutense di Madrid; Dottor Pira, fumettista, grafico e autore televisivo italiano, e Collettivo Scrittori FantaTrieste.

È solo la seconda edizione, ma il salto di qualità e di partecipazione rispetto alla prima è notevolissimo: molti romanzi, grande capacità di visione, immaginari che intrecciano spunti scientifici e doti di scrittura nell’invenzione di narrazioni spesso sorprendenti ha dichiarato Nicoletta Vallorani, Presidente della Giuria degli Esperti e delle Esperte e poi aggiunto: Come diceva Le Guin, gli scrittori inventano storie, che non sono fatti: per questo si chiamano fiction. Poi però queste storie svelano molto del mondo reale, e questo le rende preziose. I finalisti sono la campionatura ragionata di un gruppo molto più ampio. Unico piccolo rimpianto, mio e di tutti/e noi: aver avuto poche donne tra i contendenti. Ma rispetto allo scorso anno, si sta migliorando, e speriamo di averne alla prossima edizione anche più d’una nella terna finale.

Le tre opere finaliste esplorano oggetti e temi connessi al mondo della ricerca scientifica: dai viaggi nel tempo all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, dal teletrasporto agli alieni alle pistole laser. Ambiti di ricerca che da sempre suscitano l’interesse del pubblico.

I tre libri finalisti sono ora nelle mani di una Giuria di Scienziati e Scienziate composta da circa 50 ricercatori e ricercatrici, addetti e addette al mondo della ricerca che lavorano in Area Science Park affiancati da una giuria scientifica onoraria di cui fanno parte: Caterina Petrillo, Presidente di Area Science Park, Giovanna Fragneto, direttore scientifico dell’European Spallation Source – ESS; Fabio Pagan, giornalista scientifico; Fabrizio Brancoli, vice direttore de “Il Piccolo”; Giovanni Covone, professore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e ricercatore INFN e INAF, vincitore del Premio Asimov; Stefano Liberati, professore di Fisica delle Astroparticelle alla SISSA.

Alla Giuria scientifica il compito di scegliere tra le tre opere in concorso quella da premiare. Tra i criteri che guideranno la scelta l’originalità e la visione scientifica, tecnologica e sociale del racconto. Il Premio sarà assegnato a Trieste il 2 novembre nella giornata conclusiva della XXV edizione del Trieste Science+Fiction Festival.

Il progetto Premio Letterario Mondofuturo è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il sostegno di “Io sono Friuli Venezia Giulia”.