Non è un'idea nuova per la fantascienza: una catastrofe, forse una guerra, e l'umanità torna a una civiltà pre-industriale, rifiutando la scienza e la tecnologia e attribuendo loro le colpe di tutte le disgrazie accadute. Uno scenario che abbiamo letto più volte e che oggi stiamo cominciando a vivere direttamente, con sempre più popolari movimenti antiscientifici, fanatici che attribuiscono alla medicina ogni singolo necrologio trovato sul giornale.

In questo mondo però non ci sono solo umani, ma anche androidi, che devono vivere, naturalmente, nascosti, nel continuo terrore di essere scoperti.

Diretto da Stash Capar, regista cresciuto in un campo profughi e poi in vari paesi per finire negli Stati Uniti, autore di diversi corti, Sinner, corto del 2016, vede l'interpretazione nella parte di Vee di Karen Knox, comparsa in numerose serie tv, nella parte del predicatore Gabriel di Christian McKenna (molte parti in film minori) e in quella di Luc del quasi esordiente Tim Welham.