La scommessa della Warner sta funzionando: covid o no, Godzilla vs Kong ha incassato 338 milioni di dollari nel mondo, il più alto incasso per un film uscito durante la pandemia e portato il canale in streaming HBO Max (non disponibile da noi, ma verso la fine dell'anno potrebbe aprirsi a tutto il mondo) a  entrare nella top ten delle app più scaricate negli USA, anche se il gruppo WarnerMedia non ha rilasciato numeri ufficiali. Ma prima di loro i Transformers di Michael Bay avevano dimostrato che il pubblico aveva voglia di epica distruzione (un po' meno Pacific Rim) visto che quasi tutti i capitoli tranne l'ultimo avevano incassato un miliardo di dollari ognuno. Quindi diventa ovvio che anche Netflix avesse il desiderio di un po' di sana distruzione e l'ha trovata in Gundam, che non sarà un anime ma un film live action, ovvero con attori in carne e ossa.

Le origini

Tutti i fan della saga conoscono la vasta mitologia, ma vale la pena fare un breve riassunto: creato nel 1979 da Yoshiyuki TominoMobile Suit Gundam (per chi non lo sapesse univa la parola inglese gun e la seconda parte, un po' variata, di freedom) in giapponese  機動戦士ガンダム o Kidō Senshi Gandamu, era un anime ambientato nell'universo chiamato Universal Century (da noi Sfera terrestre, che include la luna e altre sette aree situate intorno ai punti di Lagrange) e relativo anno 0079. Tutto comincia con il principato di Zeon che dichiara l'indipendenza dalla Federazione terrestre, ovviamente facendo scoppiare una guerra, chiamata la guerra di un anno, in quanto Zeon, pur essendo un principato di ridotte dimensioni possiede un'arma letale, i Mobile Suit, ovvero i giganteschi robottoni controllati da piloti evoluti geneticamente per poter vivere nello spazio e collocati nel petto dei robot. La Terra è sconfitta ma prepara la rivincita con il suo Mobile Suit Gundam.

Evoluzione

In realtà il primo anime non ebbe alcun successo e durò solo 43 episodi, venne poi rimontato per farlo diventare una trilogia cinematografica, che riaccese l'interesse del pubblicò, ma furono le action figure della Bandai ha dare la svolta definitiva e a far arrivare la saga fino ai giorni nostri, allargandosi a romanzi, videogame, manga, film direct-to-video e soprattutto un merchandise che ha reso la Bandai Namco, ora proprietaria dei diritti della saga, immensamente ricca.

Oggi

alla regia è stato chiamato Jordan Vogt-Roberts, in arrivo da Kong: Skull Island (2017), mentre la sceneggiatura sarà di Brian K. Vaughan, noto sia come fumettista (il suo Y- L'ultimo uomo sulla Terra sta finalmente diventando una serie tv) che come sceneggiatore (Lost, Under the Dome), anche produttore esecutivo, mentre la produzione vera e proprio sarà seguita dalla Legendary Pictures, proprio quella del monsterverse culminato (per ora) con Godzilla vs Kong, insieme alla Sunrise, la casa di produzione giapponese che diede origine al mito.

Netflix vuole il suo universo di robottoni in guerra e distruzione totale, che ne dite, Gundam si presta a un suo universo cinematografico in streaming?