Era il progetto lungamente sognato dal regista/produttore Luc Besson, inseguito fin dalla sua giovinezza.
Valerian and the City of a Thousand Planets è la trasposizione cinematografica di un fumetto di culto francese, Valérian et Laureline, creato nel 1967 da Pierre Christin e Jean-Claude Mézières e diventato una delle fonti di ispirazione per la saga di Star Wars.
Ora il desiderio di Besson è diventato realtà: Valerian è costato 195 milioni di dollari, il budget più alto mai speso per una produzione francese, e vuole essere l'inizio di una nuova saga fantascientifica interamente europea, con il quale raccontare le avventure dei due suddetti agenti spazio-temporali, interpretati da Dane DeHaan e Cara Delevingne, i quali nel ventottesimo secolo devono affrontare tutti le possibili minacce alla loro stessa realtà, causate da pirati e criminali che vogliono cambiare il passato.

Almeno finché, nel fumetto, l'intera megalopoli chiamata Galaxity, non scompare nel nulla, compresa l'organizzazione per cui lavorano e toccherà a loro due scoprire quando e come il futuro sia stato trasformato così drasticamente.
Ieri è stato rilasciato il trailer, che mostra tutta la ricchezza della produzione, e un tono tra l'avventuroso e il brillante che più che a Star Wars sembra rifarsi a I Guardiani della Galassia.
Valerian and the City of Thousand Planets è previsto in uscita il 21 luglio 2017, a meno che qualcuno prima non faccia sparire la realtà così come la conosciamo:
19 commenti
Aggiungi un commentoBeh quantomeno qui si parte da un fumetto francese di Dargaud del 1967 e non da "idee originali" stile Wachowsky (e se proprio vogliamo parlare di Uovo& Gallina magari sia Star wars che Guardians potrebbero essersi ispirati a Valerian).
Speriamo...
Guardians mi è parso il classico film di supereroi, che personalmente ho trovato giusto giusto guardabile.
Il Quinto Elemento invece nella mia memoria non riesco ad associarlo alla space opera, dovrei rivederlo per capirne il motivo
C'è anche da dire che se penso ad una space opera, non riesco proprio ad immaginare niente che sia più corto di una serie TV
Wow, bello e suggestico (a momenti, in altri c'e' proprio una sensazione di deja vu).
Spero solo che a differenza di tanti film di Hollywood, ci sia dietro una storia interessante e coerente, e i personaggi siano adeguatamente approfonditi.
Ci sono le premesse per una rivincita del cinema europeo nella SF !!
Al di là che sia un film che ha diviso tutti (critiche professionali in generale piuttosto buone, con molte eccezioni; grande pubblico invece meno soddisfatto), qualche spiegazione va cercata per capire la catastrofe economica che è stato questo film. Diretto prodotto e sceneggiato da Luc Besson, ha avuto costi paurosi, sia per essere una produzione non USA, sia in assoluto, dato che sarebbe stato enormemente caro anche per i parametri di Hollywood. Gli incassi non sono stati neanche lontanamente sufficienti ad evitare il disastro.
Che dire. Tratto da storie a fumetti francesi, è visivamente sontuoso; la storia non è malaccio, si segue volentieri. Sceneggiatura e casting sono per me le basi di questa ecatombe economica. La sceneggiatura è piatta, piattissima; i dialoghi sono insignificanti, banali, sciocchi, noiosi. Il casting è tutto sbagliato. Capisco che magari in quello hanno cercato di risparmiare (quanto poi, non so), ma i due protagonisti, che devono tenere su il film, lo affossano. La chimica tra i due, elemento portante del film, è nulla, e si vede lontano un miglio, e questa è l’anticamera del disastro. Lui è Dane DeHaan (Chi??? Ecco, appunto), già visto qua e là ma mi pare in ruoli marginali; lei è la celebre modella Cara Delevingne, che ora sta cercando di farsi una carriera cinematografica. Per quanto vedo qua, meglio pensi alla moda. Se vuole emulare la Charlize Theron, siamo lontani anni luce. A sorpresa, tra i comprimari, c’è Clive Owen, c’è Ethan Hawke, non gli ultimi. Menzione a Rihanna, se davano la parte principale a lei, iniziavano a migliorare la situazione.
Ora vedere altri Valerian sarà ben dura, ma sinceramente, dato che darò 6, non che mi interessi granchè. Pare che ai Razzie Award rischi di fare man bassa.
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