Lo scorso 11 giugno, Samantha Cristoforetti è tornata sulla Terra. La prima astronauta italiana ha compiuto la sua missione nello spazio con ben due primati: il record europeo e quello femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo (200 giorni). Il mondo dei social è letteralmente impazzita per AstroSamantha, grazie anche ai post su Facebook e ai tweet su Twitter che l'astronauta italiana ha postato per raccontare la sua missione, le sue emozioni nel vivere "là dove nessun comune" mortale arriverà (almeno per il momento).
Chi l'ha seguita sui social ha sicuramente scoperto la passione per la fantascienza di Samantha. Basta ricordar come, con un saluto vulcaniano, la Cristoforetti abbia salutato la scomparsa dell'attore Leonard Nimoy, ossia il mitico signor Spock della serie classica di Star Trek; o di come ha salutato la fine della missione, postando il tweet "Addio e grazie di tutto il pesce", citando l'altrettanto mitico scrittore Douglas Adamas, autore della saga della Guida Galattica per gli autostoppisti. Cosa, quest'ultima, che ha mandato in tilt i giornalisti che non hanno capito la battuta. Ancora, Samantha ha citato il capitano Kathryn Janeway di Star Trek Voyager con la battuta "C'è del caffè in quella nebulosa", con tanto di foto in cui la nostra astronauta appare con la divisa dell''equipaggio della serie di Star Trek.
Insomma, AstroSamantha ha più volte reso esplicita la sua passione per la fantascienza e non possiamo che esserle grata per aver portato un po' di science fiction ad un pubblico che ha un'idea approssimativa di un tipo di immaginario che ha tanti legami con la scienza, l'astronautica e la Nasa stessa.
Poco importa se qua e là, qualcuno sui social l'abbia definita esibizionista solo perché è stata ospite alla trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio o perché si sia collegata con il Festival di Sanremo. La verità di fondo è che Samantha ha superato una selezione durissima per arrivare "fra le stelle", ha studiato e lavorato tanto, con passione, abnegazione e tanti sacrifici. Non si può essere che orgogliosi se una nostra connazionale è arrivata ad un traguardo eccezionale: essere la prima donna italiana nello spazio.
Noi siamo doppiamente orgogliosi, perché Samantha è una di noi, un'appassionata di fantascienza, una che si diverte a sognare il futuro. E scusate se è poco…
2 commenti
Aggiungi un commentoPer chi ha definito Samantha Cristoforetti "esibizionista" perché si è collegata con Fazio e Sanremo, ribadisco un'ovvietà a scanso di equivoci. Questo genere di collegamenti, come quelli con i presidenti Napolitano e Mattarella e anche le scuole, non sono decisi dall'astronauta, ma dall'Agenzia Spaziale Europea, ESA, con i quali vanno concordati seguendo una complessa procedura che dura mesi, in certi casi più di un anno. Bisogna verificare che siano compatibili con l'agenda dei lavori sia in fase di addestramento che sulla ISS, che le trasmissioni siano possibili perché canali, satelliti, ripetitori a terra sono disponibili etc... L'astronauta non c'entra quasi nulla con questa macchina organizzativa. Inoltre altri astronauti hanno ricevuto un'analoga esposizione mediatica nei propri Paesi di appartenenza: naturale che ci sia stata così tanta attenzione all'astronauta donna dei record in Italia, in Europa e nel mondo. Basta leggere che cosa scrivono di lei negli USA, la 'concorrenza':
http://www.washingtonpost.com/news/speaking-of-science/wp/2015/06/11/three-cheers-for-samantha-cristoforetti-smasher-of-space-records/
Il fatto che ci sia qualcuno che possa credere che sia lei a decidere se e quando si collega e con chi, be', mi sembra un altro successo dell'immaginario fantascientifico che ci ha abituato a comunicazioni istantanee premendo un pulsante.
ma davvero sono successi episodi simili??
Un po' come rimproverare al papa che parla troppo la domenica mattina.
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