C'è stata una strana lotta al botteghino americano, anche se uno dei due contendenti era avvantaggiato: nello stesso week end hanno esordito Mad Max Fury Road e Pitch Perfect 2, due film che più diversi non potrebbero essere, ma entrambi elogiati da pubblico a critica.

La differenza principale è stata negli incassi (fonte Boxoffice Mojo): Pitch Perfect ha registrato ben 66 milioni di dollari in 3 giorni, contro i 45 di Mad Max, anche se poi a livello internazionale la situazione si è ribaltata, con 65 milioni per Fury Road e soli 38 per il film musicale: risultato finale, entrambi hanno incassato circa 110 milioni di dollari in un solo week end, ma Mad Max aveva uno svantaggio chiamato "Rated R", ovvero vietato ai minori di 16 (negli Usa, non da noi), che ne ha limitato di molto il raggio d'azione.

Il problema apparentemente non si è posto per la Warner Bros. e per la mente geniale (e folle) dietro il mondo di Mad Max, ovvero George Miller, che in una intervista riportata da Indiewire ha annunciato che esiste già il piano per un sequel, e non solo.

"Abbiamo già una sceneggiatura e un racconto, nati per via dei ritardi legati alla produzione. Mentre scrivevo tutto il background dei personaggi, quel mondo è andato espandendosi."

E ha già annunciato il titolo: Mad Max - Wasteland.

Ora però viene la parte più difficile: è noto a tutti come i rapporti sul set tra i due protagonisti e il regista non siano stati dei più facili, come ha raccontato la stessa Theron parlando con Esquire: "Si, ci scontravamo. Era a causa dell'isolamento e per essere chiusi in un war-rig per l'intero tempo delle riprese."

Aggiungendo "Abbiamo girato un film di guerra in un camion in movimento, c'era ben poco green-screen (la tecnica usata tradizionalmente per aggiungere il fondale in post-produzione). Era come un viaggio di famiglia che non andava da nessuna parte. Non andavamo da nessuna parte, guidavamo e basta. Ti faceva impazzire alle volte."

La Theron e Hardy (come scoprirete tra poco), avevano un punto in comune:

"Non avevamo uno script. Tom e io siamo due attori che prendono il loro lavoro seriamente e che farebbero di tutto per realizzare la visione del regista. E quando non sai se ci stai riuscendo è terrificante. Anche di più per Tom, che doveva raccogliere un'eredità non indifferente."

Tom Hardy ha fatto un passo avanti e, approfittando della conferenza stampa tenuta a Cannes ha voluto chiedere pubblicamente scusa a Miller:

"Devo delle scuse a George per essere stato così miope, questo è stato il mio primo pensiero (dopo aver visto il film completo). La parte più frustrante per me era cercare di capire cosa il regista volesse da me ogni minuto, così da poter realizzare la sua visione."

Ma Miller, come si è capito, non è un regista comune: "Ma George stava orchestrando una sinfonia, un costante movimento di più mezzi e parti narrative. Per cui ti devo delle scuse, ero frustrato e non c'era modo che tu potessi spiegare cosa stai realizzando nella sabbia mentre stavamo girando."

E ha concluso "sapevo che Miller era brillante, ma non l'ho capito davvero finché non ho visto il prodotto finito."

Ora, laddove Hardy ha già ampiamente confermato la sua presenza nei prossimi capitoli, restano due ostacoli. Da una parte i tempi biblici di George Miller per mettere a punto un film. Al di là dei problemi già raccontati dal regista tempo fa, resta il fatto che ha impiegato tre anni per concretizzare Fury Road, mentre è in dubbio che la Warner voglia ancora dargli tutto il tempo necessario a creare Wasteland.

Dall'altra c'è Charlize Theron, che aveva già espresso la sua riluttanza a tornare in un mondo e in un film del genere dopo questa esperienza.

Ma questo accadeva prima che Fury Road diventasse il film unanimemente acclamato da pubblico e critica.

In attesa di conoscere i dettagli di Mad Max Wasteland, voi cosa ne pensate: un lungo passaggio di tempo tra i due capitoli può nuocere alla rinata saga creata da Miller e soprattutto, si può avere un nuovo capitolo senza L'imperatrice Furiosa?

Vi lasciamo con due dietro le quinte molto rivelatori del lavoro compiuto sul set e con una serie di foto realizzate da Dayna Grant, la stunt woman che sostituiva la Theron nelle scene più pericolose.