Scrittore simbolo degli fantascienza precedente all'età dell'oro, quella delle riviste anni trenta e quranta, Jack Williamson ebbe una carriera incredibilmente lunga, che dal 1928 arrivò sino al 2005, anno del suo ultimo romanzo, The Stonehenge Gate.

Come pochi altri scrittori dell'epoca pulp Williamson ha saputo rinnovarsi e adattarsi ai nuovi gusti del pubblico, semza mai abbandonare il gusto per le storie solide e l'avventura.

Un buon esempio delle sue opere più mature è questo I figli della Luna, pubblicato in Italia nel 1971 e mai più ristampato.

Questo romanzo è stato scritto nel 1969, dopo lo sbarco di Neil Armstrong sul nostro satellite, quando ormai le conoscenze sul sistema solare avevano stroncato i sogni di civiltà aliene, principesse da salvare e armi mirabolanti.

Williamson ci fa vedere come ancora fosse possibile scrivere una buona storia, con maggior attenzione alla psicologia dei personaggi, comunque un mistero e forze forse ostili all'opera, pericoli meno evidenti di un barbaro con la spada, ma per questo più spaventosi.

La quarta di copertina

Nel sistema solare accadono cose incredibili. Sulla luna, l’astronave Seeker 1 registra un’immagine misteriosa che secondo alcuni sarebbe quella di un fortino irto di missili, secondo altri una meteora d’oro o un gigantesco terminale transgalattico. Nelle grotte di Mercurio si nasconde qualcosa che ingoia tutti coloro che si avventurano per esplorarle. Misteriose nebbie verdi si stendono sulla Terra spargendo la morte, “serpenti” succhiatori d’energia raggiungono il nostro pianeta dal lontano Ganimede. E ancora, chi manda le orribili “formiche” meccaniche divoratrici di metalli? Per quale inaudita, straordinaria missione sono nati i Figli della luna dagli occhi d’oro? Scritto l’anno dopo la fine delle missioni Apollo, questo celebre romanzo riapre in grande stile l’odissea dell’uomo nell’universo.

L'autore

Jack Williamson è nato in Arizona nel 1908 ed è scomparso a Portales, New Mexico, nel 2006. Vivace romanziere che ha saputo rinnovarsi molte volte, ha esordito con il ciclo della Legione dello spazio (tre romanzi apparsi nel 1934, 1936 e 1939) e La legione del tempo (1938). Su Unknown, la celebre rivista diretta da John W. Campbell, jr., ha iniziato una nuova fase, più matura, con Figlio della notte (Darker Than You Think, 1940; ampliato nel 1948). Tra i più famosi romanzi del dopoguerra vanno ricordati Gli umanoidi (The Humanoids, ciclo composto da numerosi racconti del 1947, 1949, 1969 e 1980, anno in cui è uscito il seguito ufficiale The Humanoid Touch) e il trittico delle Scogliere dello spazio (The Reefs of Space, tre romanzi 1964-’69) scritto insieme a Frederik Pohl. Su Urania, oltre ai romanzi classici, sono apparsi tutti i titoli più recenti di Williamson, da Figlia del fuoco (Firechild, n. 1115) a Il sole nero (The Black Sun, n. 1329). Jack Williamson è anche autore di un’autobiografia dal titolo Wonder’s Child: My Life in Science Fiction.

Jack Williamson, I figli della Luna (The moon children, 1969), traduzione di Roberta Rambelli, Mondadori, collana Urania Collezione 134, pagg. 234, euro 5,90