Secondo lo sceneggiatore Gary Whitta non doveva neppure essere un film di fantascienza. L'idea di base era quella di una storia che raccontasse il legame tra padre e figlio in una situazione estrema. Will e Jaden dovevano essere due militari, padre e figlio, intrappolati in Alaska.
I soggetti, si sa, prima di arrivare sullo schermo subiscono ogni tipo di modifica e di evoluzione, ed ecco così che Will e Jaden diventano militari spaziali, precipitati su un pianeta ostile popolato da una lussureggiante flora e una fauna pericolosissima. Ma ecco il capovolgimento interessante: perché il pianeta non è un mondo alieno, ma la Terra, tornata allo stato selvaggio dopo che la specie umana si è trasferita altrove.
After Earth, diretto dall'ex rampollo prodigio M. Night Shyamalan, arriva oggi nelle sale italiane. Negli USA è uscito la settimana scorsa, con risultati a dire il vero abbastanza modesti: 27 milioni di incasso (meno della metà di quanto ha preso Star Trek Into Darkness al primo weekend), e un voto su IMDB che non è arrivato al 5 (su 10).
Non che i gusti del pubblico americano coincidano così spesso con quelli del pubblico europeo: qui le cose potrebbero andare diversamente.
La sinossi
Un millennio d'anni dopo che la Terra è stata colpita dai cataclismi che hanno costretto il genere umano a trasferirsi sul pianeta Nova Prime, il generale Cypher Raige (Will Smith) rientra a casa dopo una lunga missione ed è pronto a far da padre al figlio tredicenne Kitai (Jaden Smith). Mentre si trovano a bordo della loro astronave, Cypher e Kitai vengono colpiti da una tempesta di asteroidi che li fa precipitare sulla Terra, divenuta nel frattempo molto selvaggia e pericolosa. Poiché Cypher è gravemente ferito e non può lasciare l'abitacolo, Kitai si avventura in un territorio ostile per ritrovare il loro razzo d'emergenza, andato disperso. (da FilmTV.it).
7 commenti
Aggiungi un commentoleggevo che in patria è stato un mezzo fisco, alcuni danno la colpa a Will che più che promuovere il film ha fatto pubblicità al figlio, altri sostengono che proprio la trama non si regge.
Lo vedrò e mi farò un'idea. Certo alcuni dati sono poco incoraggianti: ai botteghini è stato un flop pazzesco finora e il figlio di Will Smith è stato letteralmente demolito e massacrato dalla critica.
Vedremo se Shalamanian, Shamallanan, Shamalaian (e non datemi dell'imbecille) sarà in grado di proporre qualcosa di decente dopo i suoi ultimi fallimenti.
Io nell'incertezza l'ho sempre chiamata Shalamaiala!
l'unico motivo perché jaden lavora è perché suo padre è will Smith la pochezza assoluta come attore ...... se questi sono gli attori del futuro siamo messi male
ma non l'aveva già appurato aaron spelling che non si può comprare una vera carriera ai propri figli?
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