E se Giulio Cesare invece che il condottiero avesse fatto l'inventore? Cosa sarebbe successo se Silla lo avesse esiliato, impedendogli di intraprendere la carriera militare, e Cesare, rifugiatosi in Egitto, avesse conosciuto lo scienziato greco Sosigene e ne fosse stato introdotto allo studio delle scienze e dell'ingegneria?
Su questa idea è basato il romanzo De Bello Alieno di Davide Del Popolo Riolo, decretato vincitore del Premio Odissea 2013.
Detto così sembra un romanzo di storia alternativa, ma probabilmente il genere più adatto a descriverla è Steampunk. Infatti Cesare con la sua intraprendenza e la sua genialità, una volta tornato a Roma, riesce a far nascere con 1900 anni d'anticipo una vera e propria rivoluzione industriale. Treni a vapore, armi da fuoco, telai meccanici rafforzano il dominio di Roma sul mondo. Un dominio che viene osservato con occhi preoccupati da qualcuno su un pianeta vicino al nostro. Che decide di intervenire per porvi fine.
Particolarità del romanzo è quella di essere scritto in una sorta di forma epistolare: tutta la vicenda è narrata dal diario dell'aiutante di Giulio Cesare Apollodoro Siculo, dalle lettere della figlia Giulia, dalle pompose missive di Cicerone e dagli appassionati messaggi di Catullo. Non mancano brani tratti dalle Vite parallele di Plutarco, alcune reali, altre ovviamente fittizie redatte imitandone lo stile.
Ma nonostante questa tecnica curiosa - che a prima vista può apparire pesante - Del Popolo Riolo è riuscito a costruire un romanzo che scorre e appassiona il lettore tenendolo incollato alla pagina.
Complimenti quindi a tutti i romanzi giunti in finale, tutti apprezzabili in modi diversi - Roberto Cattalano: Nuova Europa, Giorgia Primavera: Il giardino dei nove, Riccardo Angelini: La leggenda leggendaria degli Eroi epici: il prigioniero della torre, Martina Cavaciocchi: La campana di Ekas Gaym: le Città Aurorali - sperando che il buon risultato li incoraggi a continuare a scrivere.
Con Davide Del Popolo Riolo invece ci ritroveremo tra qualche mese con la pubblicazione del romanzo De Bello Alieno, che uscirà in Odissea Fantascienza nei primi mesi del 2014.
2 commenti
Aggiungi un commentoMa speriamo di non prendere una cantonata, visto che gli autori italiani salvo pochi che ho apprezzato su Nord e fannucci sono pesanti da leggere e troppo tendenti, alla pesantezza specialmente se trattano periodi storici di Roma.
Inoltre i critici sono sempre tendenti alla scrittura pesante e intellettualoide, che sia nei film e nei romanzi non coincidono con i gusti dei lettori.
Per ora aspetto l'uscita, mi piacerebbe leggere altri commenti.
Ma Giulio Cesare un po' inventore anche lui lo fu. O almeno fu attento alle novità per modificare le armi e gli equipaggiamenti delle proprie truppe, come molti altri generali romani.
Tornando agli autori italiani, la loro "pesantezza" di scrittura è mediamente più difficile da digerire rispetto a quella degli anglosassoni ma il premio Odissea ci ha già presentato diversi autori molto interessanti.
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