L'attore Ernest Borgnine si è spento il giorno 8 luglio a Los Angeles all'età di 95 anni.

Nato il 24 gennaio del 1917 nel Connecticut da immigrati italiani provenienti dalle zone di Modena e Alessandria (il suo vero nome completo era Ermes Effron Borgnino) iniziò la carriera di attore dopo aver servito nella Seconda Guerra Mondiale nella marina degli Stati Uniti. Il suo carattere aperto e un poco spavaldo lo portò dai palcoscenici di provincia prima a Broadway (nella commedia fantastica Harvey con il coniglio immaginario, ma forse anche no, resa famosa dal film con James Stewart) e poi a Hollywood a partire dal 1951.

Più di sessant'anni di carriera quindi (con un Oscar come miglior attore nel 1956 e molti altri premi e nomination), che comprendono la partecipazione ad almeno una quarantina di serie televisive e a più di 130 film. La tipologia dei film interpretati rispecchia in parte i gusti dei decenni che ha attraversato la sua carriera; eccolo quindi protagonista o spalla in molti lungometraggi western (Il mucchio selvaggio, Jonny Guitar, Vera Cruz) o di guerra (Quella sporca dozzina, Da qui all'eternità, Niente di nuovo sul fronte occidentale) o storici.

Comunque significativa la sua presenza, anche se mai come protagonista, ma in ruoli di caratterista, in film di fantascienza: Willard e i topi (1971), The Ravagers (1979), L'odissea del Nepture nell'impero sommerso (1973), The Black Hole (1980), 1997: Fuga da New York (1981), Gattaca.

Da aggiungere anche la sua presenza in Base Artica Zebra (1968) con Patrick McGoohan e Il Giudizio Universale (regia di Giuseppe Zavattini, 1961).