Niente di meglio che un buon libro quando fuori tutto è coperto da una coltre di neve. Forse pensando a questo Mondadori ha preparato un menù in grado di soddisfare tutti i palati.
Scrittore prolifico e di successo, Mike Resnick torna sulle pagine di Urania con Gli ammutinati dell'astronave, un romanzo di fantascienza bellica, prima parte di una serie le cui vicende si dipanano sullo sfondo di una guerra che oppone la Repubblica alla Federazione Teroni.
L'autore. Mike Resnick è nato a Chicago nel 1942, ha vinto cinque volte il premio Hugo e una volta il Nebula. Di Resnick Urania ha già pubblicato i romanzi Purgatorio: storia di un mondo lontano (n. 1253), Inferno (n. 1527) e Il killer delle stelle (n. 1449). Starship: Mutiny (2005) è il suo primo romanzo di sf bellica. All’interno, il racconto La rivolta dei miracolati di Samuele Nava.
La quarta di copertina. La Teddy R - o Theodore Roosevelt, astronave da combattimento con il compito di proteggere l’ammasso della Fenice - ha un comandante che si chiama Makeo Fujiama e un primo ufficiale che risponde al nome di Podok ed è (incidentalmente) una femmina Polonoi. Ma la figura chiave, a bordo della sferragliante nave da guerra, è un’altra: il secondo ufficiale Wilson Cole. Wilson ha ottenuto risultati strepitosi nel conflitto che oppone la Repubblica alla Federazione nemica, ma la disciplina non è il suo forte. Ecco perché si trova sulla Teddy R ed ecco perché, all’inizio del romanzo, già scalpita per cambiare rotta e dirigersi verso tutta un’altra parte della galassia…
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3 commenti
Aggiungi un commento"le cui vicende si dipanano sullo sfondo di una guerra che oppone la Repubblica alla Federazione Teroni."
Vi prego, ditemi che il nome è uno scherzo!
Per curiosità sono andato a controllare:
sono cinque i volumi di questa saga pubblicati in origine:
Starship: Mutiny (2005)
Starship: Pirate (2006)
Starship: Mercenary (2007)
Starship: Rebel (200
Starship: Flagship (2009)
quindi bisogna prepararsi ad una maratona, se ci si affeziona alla serie.
Ad ogni modo sono sempre perplesso dei tempi editoriali: un volume del 2005 pubblicato nel 2012?
Sette anni per decidere che valeva la pena pagarne i diritti?
Colgo l'occasione offerta dall'articolo sulle novità di Urania nel mese per alcune riflessioni che le scelte editoriali degli ultimi tempi mi suggeriscono.
Il Millemondi decisamente orientato al Fantasy conferma una (discutibile) tendenza, manifestatasi dopo la dismissione di Epix, ossia inquinare con volumi non pertinenti alla Fantascienza un po' tutte le collane, Urania madre, Urania Collezione etc. Comprendo le esigenze di bilancio circa lo smaltimento di diritti già acquisiti, ma viene il sospetto che si voglia veicolare materiale altrimenti non smerciabile facendo leva su collezionisti e appassionati (di tutt'altro genenere narrativo). Meglio allora far rivivere Epix (non sarebbe una cattiva idea per una collana orientata al soprannaturale!) e mostrare più onestà per il pubblico.
In generale poi le saghe (trilogie, pentalogie e quant'altro) meriterebbero un trattamento più coerente e omogeneo, vedi i Vor pubblicati dal terzo volume o la saga offerta da Millemondi spezzettata in collane scollegate.
Vi sarebbero altri temi da toccare, ma il troppo stroppia; certo l'anno del sessantesimo genetliaco non lascia ben sperare per il futuro dell'amatissima Urania.
Ok, ho letto "Gli ammutinati dell'astronave" e debbo dire che lo consiglio solo a chi ama una fantascienza in bianco e nero anni 50, con protagonisti che hanno difetti ma sono puri di cuore e disposti al massimo sacrificio, con una manciata di luoghi comuni a rimpolpare la trama (la visione dei media è sconsolante a dir poco, per quanto abbia qualche giustificazione). Qualche tentativo di dar spessore ai personaggi naufraga nella generale adorazione dell'eroe o nell'odio insensato nutrito dalle autorità.
Quindi godetevi la lettura se vi piace il genere, certamente adatto a scivolare in una lettura senza troppa fatica tra le fermate dei mezzi pubblici. Altrimenti...
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