Prima di Wall-e, prima ancora di Guerre Stellari, in Italia Francesco Guccini, il noto cantautore e scrittore, e il grande disegnatore Bonvi, autore delle Sturmtruppen, crearono una serie di brevi storie a fumetti di fantascienza che ora ritornano in un unico volume grazie alla Rizzoli-Lizard. Stiamo parlando di Storie dello spazio profondo, in cui sono protagonisti una simpatica canaglia, una sorta di avventuriero in perenne doposbronza, e un robottino saccente che di innocuo ha solo l’aspetto. I due vagano nello spazio e ne combinano di tutti i colori, incontrando sulla loro strada mercenari spaziali, bucanieri intergalattici, fantasmi extraterrestri e – special guest – Dio.
La serie iniziò nel 1969, sulla rivista Psyco e rappresenta una delle più brillanti incursioni del fumetto italiano nel campo della fantascienza, frutto sia della passione di entrambi gli autori per la science fiction sia per lo sperimentalismo nel campo del fumetto che era tipico degli anni Sessanta e Settanta. Le storie sono brillanti e per molti versi anticipatrici di stili e trovate geniali. A quarant’anni dalla loro prima pubblicazione conservano tutta la freschezza dell’opera giovanile, esaltata dalle irresistibili personalità dei due artisti emiliani, qui affiatati come non mai.
Va segnalato che il fumetto ricorda molto da vicino lo stile che dieci anni più tardi gli spettatori italiani ritroveranno in Guerre Stellari di George Lucas. Il volume presenta le storie in versione definitiva, con tavole inedite, mai pubblicate prima d’ora e restaurate digitalmente.
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