Grant Morrison ha annunciato in questi giorni che Bruce Wayne probabilmente sarà destinato, come spesso succede nei fumetti, a riprendersi da quello stato transitorio che spesso concide con la morte. Proprio ad aprile di quest'anno comincerà infatti oltreoceano la miniserie Batman: il ritorno di Bruce Wayne, per riportare, sembrerebbe, il legittimo detentore del manto del Cavaliere Oscuro a Gotham City.
Colpito in pieno petto dai terribili Raggi Omega di Darkseid, uno dei Nuovi Dei, nelle ultime pagine di Crisi Finale, sempre scritta da Grant Morrison, Bruce Wayne viene dichiarato morto da tutto l'universo DC. Solo Tim Drake Wayne, il terzo Robin e da ora Red Robin, appena adottato come pupillo da Bruce, non si rassegnerà alla dipartita del suo mentore e padre adottivo, cercando le tracce di un suo eventuale ritorno per tutto il mondo. L'Effetto Omega, secondo quanto anticipato da Morrison, non ha ucciso in effetti Bruce Wayne ma lo ha disperso nel flusso temporale dove ancora si trova, cercando un modo per ritornare a casa. Ogni oncia delle sue capacità, ogni particolare del suo addestramento saranno messi alla prova da questo viaggio allucinante che ha come meta la Gotham City moderna e il recupero di almeno una parte della sua vecchia vita.
Una miniserie di sei numeri destinata, nell'idea di Morrison, a essere la conclusione di un percorso epico che porterà a ridefinire per il nuovo millennio la figura di Batman: sarà Batman contro la Storia stessa, nella sua più grande avventura.
Sperando che le previsioni dell'autore scozzese si avverino, per adesso non ci rimane che curiosare fra le varie incarnazioni di Bruce Wayne recentemente anticipate dall'autore. Nel primo numero, disegnato dall'astro nascente Chris Sprouse (X-Men, Tom Strong), sicuramente avremo un Batman delle caverne e un Batman vichingo, poi a scalare un'incarnazione da cacciatore di streghe, da pirata, una puntata cowboy per finire in una cupa versione noir stile anni '30. Se saranno le uniche previste o se Morrison si riserverà l'aggiunta di qualche sorpresa durante la narrazione, lo sapremo solo ad aprile.
14 commenti
Aggiungi un commentoSe è sopravvissuto ad Adam West può sopravvivere a qualcunque cosa.
S*
Ma guarda, Adam West e la serie televisiva secondo me sono riusciti, in un certo perverso modo, a tenere vivo Batman in un periodo che mi dicono non fosse dei migliori (la "storia" di Batman l'ho scoperta solo negli ultimi anni, quindi non ho esperienze dirette di quello che è successo allora). Io allora ero un bambinetto con giusto i soldi per comprarmi Topolino, eppure mi guardavo sempre gli episodi ogni volta che potevo (e qualche volta anche stupito per i Batgadget che saltavano fuori in ogni puntata) e nonostante ora io sia in grado di dire che quella serie era oscena, la ricordo con affetto.
Reiterate male gestioni di un personaggio, anche se storico, possono in effetti proprio ottenere l'effetto che credi impossibile...a meno che non si intervenga in modo deciso sullo stesso. Basti guardare Superman, un icona del fumetto moderno, in calo continuo sulle vendite e sulle qualità delle storie ben prima dalla gestione Byrne degli anni '80 (1986 credo) con la quale si cercò per la prima volta di rivitalizzare il personaggio...un'operazione riuscita a metà che diede il via alla ben più famosa Morte di Superman di Dan Jurgens...
Batman ha rischiato nello stesso modo e Flash, al tempo, è stato depennato (Barry Allen recentemente redivivo) proprio per questo, Lanterna Verde pure...Capitan America ha rischito più volte di venir cancellato come testata e durante la saga del clone persino l'Uomo Ragno ha rischiato grosso...
Mah però direi che nel caso di Superman è una situazione un po' diversa. Superman è un prototipo, il prototipo del supereroe. E come spesso càpita ai prototipi, ha dei limiti che devono venir eliminati nelle versioni successive. Ed è quello che è avvenuto con i personaggi nati dopo di lui. Superman ha il limite strutturale di essere... super. Finchè il personaggio (e il genere) erano freschi era un conto, ma dopo pochi anni Superman è diventato difficile da gestire. Cosa si fa fare ad un personaggio quasi privo di debolezze? I suoi avversari devono essere quantomeno tosti quanto lui. E se il supernemico c'è tutti i mesi il pubblico non può che stancarsene. Le kryptoniti di tutti i colori inventate dagli anni '50 in poi servivano a questo, a eliminare la necessità mensile del megacattivone. Però era un palliativo che non poteva eliminare il problema di fondo. E se certamente anche Superman ha avuto ottimi periodi, è il personaggio stesso ad avere dei limiti intrinseci,al contrario di un Batman o di un Devil etc. La sua gestione narrativa "quotidiana", dati i presupposti, è quasi impossibile.
I limiti intrinseci di Superman stanno solo nella fantasia e nelle capacità di chi lo scrive.
Superman non è nè più nè meno archetipico di Batman...o in giro da mooolto più tempo...
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