184 milioni di dollari di incasso, a fronte di un costo di produzione di 30. Con numeri così, era ovvio che Neill Blomkamp avrebbe staccato al volo l'assegno per il suo secondo progetto, dopo l'esordio fortunato di District 9. E infatti. Proprio qualche giorno fa il giovane regista sudafricano ha incassato il via libera dalla Media Rights Capital, società di produzione (suo il secondo film di Sachan Baron Cohen, Bruno) che per prima ha creduto in lui (prima dell’intervento di Sony, quando ancora il film era un abbozzo di graphic novel).

 

Blomkamp si metterà al lavoro da subito sulla sceneggiatura e sugli effetti con grande libertà nelle scelte creative. Inoltre, a quanto pare, avrà a disposizione un budget leggermente superiore, ma che comunque rimarrà molto al di sotto degli standard attuali. Dichiara il regista: “MRC mi sta dando la possibilità di fare il film come voglio, e sarà qualcosa di particolare, qualcosa di molto sentito. Era diverso ai tempi di District 9: stavo ancora imparando i processi e i trucchi del mestiere, un aspetto su cui devo molto a Peter Jackson.”

 

Qui invece sarà tutta un’altra storia, perché il regista dei tre Signori degli Anelli è fuori dai giochi, dopo il fallito tentativo di affidare a Blomkamp la regia di Halo (Universal e Fox, preoccupate dei numerosi zeri nel budget, hanno per ora staccato la spina al progetto). “Ma non è un male – spiega Blomkamp – perché Halo era fuori dalle mie corde da tempo. Certo poteva essere una grossa opportunità, ma costituiva anche un grosso rischio. E poi non sono così interessato a film con budget stratosferici. Anzi ora posso concentrarmi sul nuovo progetto, che sarà qualcosa di unico. Sarà un altro film di fantascienza, ma molto diverso da District 9, sebbene manterrà alcuni ingredienti come la commistione di generi.”

 

Com’è ovvio, alla Media Rights Capital l’entusiasmo è alle stelle. Modi Wiczyk, amministratore delegato della società, ha dichiarato: “Neill è uno spirito ferocemente indipendente. Ha per le mani un storia originale, inedita sotto molto aspetti, con implicazioni politiche, filosofiche e allegoriche che stabiliranno nuovi criteri di riferimento per la fantascienza moderna.”

 

Dunque, in attesa di notizie sul (probabile) seguito di District 9 con Sony, vedremo se la gallina d’oro Blomkamp tornerà a colpire oppure, come spesso avviene, non supererà la prova dell’opera seconda. Non bisogna aspettare molto, perché il film entrerà in produzione già nei primi mesi del 2010.