"Siamo qui per essere d'aiuto!", questa è la giustificazione ufficiale della macchina di propaganda dopo l'invasione degli Stati Uniti da parte della Cina. "La vostra libertà era una bugia", "Riparare la vostra economia" e "Combattere la corruzione corporativa" sono altre frasi che si trovano affisse nelle strade controllate da un esercito che ha attraversato l'Oceano Pacifico.

Basta poco, e bastano poche foto, per descrivere l'impostazione di Red Dawn 2010, il remake del primo Red Dawn (Alba Rossa il titolo italiano), diretto nel 1984 da John Milius (già regista di Conan il Barbaro) e interpretato da Patrick Swayze e Charlie Sheen. Ma se venticinque anni fa erano i sovietici a essersi "sacrificati" per il bene dell'America, adesso sono i cinesi a vestire i panni del buon samaritano e organizzarsi per il bene comune.

Il nuovo film è previsto in uscita per il 24 novembre 2010, con la regia di Dan Bradley (che finora ha fatto il regista di seconde unità, anche se in numerosi film di fantascienza) e la sceneggiatura di Carl Ellsworth (Disturbia) e Jeremy Passworth. Protagonisti, nel ruolo dei fratelli Eckert in fuga dalle autorità cinesi, Chris Hemsworth (già George Kirk in Star Trek) e Josh Peck. Altri volti noti sarebbero Jeffery Dean Morgan (Grey's Anatomy e Supernatural) e Will Yun Lee (Bionic Woman).

Trovate il sito, non ufficiale ma ricchissimo di materiale, fra le risorse di rete. Offre numerose foto di scena e i link a molti e interessanti filmati, oltre che l'elenco degli attori.

Di sicuro, nel classico stile hollywoodiano, il film non lesinerà azione ed esplosioni. Anche in questo caso, come nella pellicola di Milius, per opporsi agli invasori i ragazzi formeranno un gruppo clandestino di resistenza chiamato Wolverines.

La principale differenza tra originale e remake potrebbe però essere nelle condizioni politiche reali del periodo di uscita. Se nel 1984 eravamo ancora in piena guerra fredda e l'URSS era l'avversario da contrastare sia ideologicamente che militarmente, adesso la Cina è più inquadrabile come un rivale economico. Se il film di Milius allora era stato indicato come fortemente patriottico, forse uno degli ultimi esempi di cinematografia e narrativa che affrontava il pericolo comunista, qui potremmo essere di fronte a una più "tradizionale" storia alternativa che lascia sullo sfondo la politica e predilige l'azione.

Non che, nella fantascienza, siano mancati in precedenza esempi in cui l'avversario era il "pericolo giallo", più o meno identificato con la Cina.