La chiamano allostoria, ucronia o anche storia alternativa: la visione di un mondo parallelo, generato da una deviazione dai fatti noti. Un diverso esito, insomma, di un fatto storico, che conduce a una differente catena causale. Con ripercussioni anche macroscopiche.

Giampietro Stocco, giornalista RAI e oggi autore di Dalle mie ceneri, con la storia “modificata” ha molto a che fare, sin dalla sua laurea in Scienze Politiche, con una tesi sulla storia delle minoranze etniche fra Germania e Danimarca. Anche perché è proprio in Danimarca, dove ha vissuto, che università come quelle di Roskilde e Copenaghen hanno cominciato a guardare le elaborazioni controfattuali con interesse, vedendoci un possibile laboratorio di sperimentazioni concettuali e politiche.

In questo orizzonte, declinato nel versante narrativo, si colloca il nuovo romanzo di Stocco, Dalle mie ceneri. Storia alternativa, ma anche storia minore: quella di una guerra piccola ma famosa, il cui venticinquennale è trascorso da poco, nell’oblio generale.

Stiamo parlando della guerra delle Falkland/Malvinas, le isole britanniche al largo dell’Argentina che nell’aprile 1982 furono occupate dagli argentini, che le rivendicavano e che dovettero cederle poi dopo due mesi e mezzo di una guerra colta dal mondo intero con un misto di curiosità e stupore, visto che nessun interesse particolare se non il nazionalismo e la gestione delle rispettive politiche interne giustificavano azione e reazione dei due schieramenti opposti. Eppure quella guerra assurda significò per l’Argentina un’accelerazione della caduta del regime dei colonnelli e per l’allora Primo ministro britannico, la Lady di ferro Margaret Thatcher, un’occasione per rafforzarsi in patria.

Ecco allora l’alternativa, la deviazione (il clinamen epicureo) che diventa scenario e sfondo del romanzo breve di Stocco. Quella guerra minore non fu persa dagli argentini: venne vinta, anzi, con grande sorpresa e profonda umiliazione del neo-colonialismo britannico, simbolo in fondo dell’attitudine dell’Occidente tutto verso il Sud del pianeta.

È infatti nella Buenos Aires profondamente rinnovata e trasformata da quella vittoria che si muove il protagonista: Rico, un volontario italiano accorso in Argentina per sostenere una causa e partecipare alla costruzione di un nuovo progetto socialista. Già, perché dopo la vittoria argentina e la (ri)conquista delle Malvinas, il mondo non è più lo stesso. Come un scintilla nel gran pagliaio del Sudamerica (e non solo lì), la piccola guerra “inutile” della storia reale, nel romanzo di Stocco diventa un evento epocale, che accende la miccia di una trasformazione planetaria. Ma non tutti (nel romanzo - e nella realtà) sono d’accordo: c’è chi muove e cospira per opporsi al cambiamento. E Rico, il reduce vittorioso, è destinato a farne le spese, trovandosi ad essere pedina di una grande e fantastica partita, i cui destini pongono questioni anche estremamente importanti.

Su Delos è disponibile un'anteprima del libro, ed è anche possibile ascoltare il Booktrailer.

Giampietro Stocco, Dalle mie ceneri (2008), Delos Books, Odissea Fantascienza, 120 pagg., 8 euro.