Negli anni 70, Richard Matheson scrisse una miniserie di 20 ore proponendola alla televisione americana ABC. I produttori si dimostrarono interessati al progetto, ma proposero allo scrittore americano di ridurla a sette ore. Matheson accettò, ma poi come spesso accade nel mondo della televisione, il progetto naufragò. Ora quel materiale viene riproposto dallo scrittore americano sotto forma di romanzo, con il titolo The Link.

Scopriamo così che il protagonista della storia è Robert Allright è un uomo impegnato sia ad affrontare i propri demoni sia a decifrare un mistero affidatogli dal padre morente. Il suo unico indizio è un cristallo, che il padre crede sia la chiave di una grande scoperta.

Per fortuna, se questo progetto televisivo non è andato a buon fine, lo scrittore è noto al grande pubblico per altre sue collaborazioni con il mondo del cinema e della televisione (memorabili alcuni episodi delle serie televisive Ai confini della Realtà e Star Trek), ma Richard Matheson è soprattutto uno dei più grandi scrittori della Letteratura dell’Immaginario. Il suo corpus narrativo ha influenzato non poco scrittori come Stephen King e registi come David Cronenberg. Tra le sue opere più significative ricordiamo The Shrinking Man (Tre millimetri al giorno, 1956) e A Stir of Echoes (Io sono Helen Driscoll, 1958) e, soprattutto quello che da molti è considerato il suo capolavoro: I Am Legend (Io Sono Leggenda, 1954).

Nato ad Allendale, New Jersey, il 20 febbraio 1926, Richard Matheson è stato definito da Ray Bradbury: “uno degli scrittori più importanti del XX secolo”. Autore di romanzi gialli, di fantascienza, horror, fantasy e western, Matheson ha, inoltre, collaborato con Roger Corman, per il quale ha sceneggiato alcuni dei film tratti da Edgar Allan Poe – I vivi e i morti (1960), Il pozzo e il pendolo (1961), I racconti del terrore (1962), I maghi del terrore (1963) – e ha scritto la sceneggiatura del primo film di Stephen Spielberg, Duel del 1971.