Alla Warner Bros hanno saggiamente deciso di capitalizzare sull'uscita a tappeto per sfruttare al massimo l'effetto "evento mondiale" strombazzato dalle agenzie di stampa. Matrix Revolutions è uscito tra mercoledì e giovedì scorsi in ben 109 Paesi, Russia e Cina compresi. Sono state stampate ben 18mila copie e l'incasso dei primi cinque giorni di programmazione è arrivato a 204 milioni di dollari. In Italia il film si è piazzato puntualmente al primo posto in classifica, raccogliendo circa 5 milioni di euro. La popolarità della serie appare però un po' appannata proprio sul territorio nord americano. Lo scorso maggio Matrix reloaded nel primo week end nelle sale incassò 91.8 M$ mentre Revolutions si è fermato a 50.1 M$, facendo registrare un calo del 45%.

Anche i critici d'oltreoceano non sono rimasti particolarmente impressi dal modo in cui i fratelli Wachowski hanno portato a conclusione la vicenda. J. Siegel di Good morning America ha sottolineato le debolezze della pellicola, concludendo in modo ironico: "Non dico che l'Imperatore sia nudo, ma se si fa vedere qui a Los Angeles di mattina rischia di prendersi un raffreddore mortale." Sul New York Post L. Lumenick recensisce il film sottolineando l'inconsistenza dell'insieme e J. Anderson su Newsday parla di "puro fumo e specchi". J. Mathews sul New York Daily News comincia la sua recensione con un "meno male che è finita" piuttosto rivelatore.

Va giù duro invece S. Hunter, che aveva speso a suo tempo parole ottime sul primo Matrix ma che stavolta sul Washington Post spara a zero: "Il film è una fradicia accozzaglia, essenzialmente 100 minuti di una rumorosa e selvaggia battaglia rilegata con un inizio incomprensibile ed una fine risibile." Per C. Vognar del Dallas Morning News "non c'è niente di peggio di un po' di seguiti per svalutare l'eredità di un film, ma il declino del marchio Matrix è particolarmente evidente". Concorda M. Dargis che sul Los Angeles Time sottolinea nella sua recensione il decadimento della serie.

Non tutti però maltrattano senza pietà i fratelli Wachowski: L. Kennedy sul Denver Post scrive che "Matrix Revolutions ci lascia con qualcosa per il palato per gli anni a venire" e R. Ebert sul Chicago Sun Times conclude: "Questo è fondamentalmente e innegabilmente un buon film e i fans che hanno apprezzato i primi due non vorranno perderlo. Per apprezzarlo appieno basta non farsi troppe domande, dimenticarsi la logica e sorvolare sui problemi di continuity: immergendosi nel momento Matrix Revolutions è un impressionante trionfo d'azione."