A inizio settembre il fulmine a ciel sereno: la Halcyon, detentrice dei diritti di Terminator, sta lottando per sopravvivere. Pochi giorni fa, la logica conseguenza. I diritti della serie sono di nuovo in vendita. Derek Anderson e Victor Kubicek, fondatori della casa che ha prodotto Terminator Salvation, sta lottando – fra una causa e l'altra – per tenere in vita varie compagnie satelliti indebitate. La strategia prende il nome di “riorganizzazione degli assetti societari”, in pratica si ricorre al Chapter 11 (più o meno la nostra amministrazione controllata) per evitare la bancarotta. Il problema è che gli unici “assetti societari” della Halcyon sono proprio i diritti di Terminator (ma c'è anche un first look right – diritto alla prima scelta – sull'opera di Philip K. Dick, il che non è poco).

Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times, i due si sono messi nelle mani della società di consulenza finanziaria FTI Capital Advisors, la quale ha dichiarato – per bocca di uno dei suoi direttori (tal Kevin Shultz): “Contatteremo un ampio ventaglio di studios e compagnie di produzioni indipendenti. Riteniamo che il valore maturato dal marchio sia superiore al prezzo d'acquisto.” Messaggio tradotto: dal 2007, anno in cui i ragazzi della Halcyon si sono comprati Terminator per 25 milioni di dollari, la saga è andata all'ingrasso. Per cui fatevi avanti, compratori. Ma poi i toni vengono subito mitigati: “Comunque, a nostro modo di vedere – prosegue Shultz – la Halcyon ha parecchie possibilità. E noi intendiamo esplorarle tutte”. Tanto per tenere una porticina aperta.

Insomma, mentre McG continua nello sviluppo di una storyline per i capitoli successivi senza sapere bene chi sarà il suo prossimo produttore, la Halcyon cerca una difficile via d'uscita dallo stallo in cui si è infilata. E il marchio Terminator conferma la sua storia travagliata. Fin dal 1984, anno del suo lancio, i diritti hanno subito vari passaggi di mani. I detentori originali erano la Hemdale Films e James Cameron. Quest'ultimo vendette la sua parte alla produttrice e futura moglie Gale Anne Hurd (per un milione di dollari). Nel 1990 entra in scena la Carolco Pictures, che acquista i diritti dalla Hemdale e poi fallisce. Ma i suoi proprietari, Mario Kassar e Andrew Vajna, fondano la C2 Pictures e si ricomprano all'asta i vecchi diritti (8 milioni di dollari il costo dell'operazione), riuscendo poi a chiudere il cerchio e comprarsi anche quelli della Hurd (per sette milioni di dollari). Nel 2007 la sorpresa della vendita ai giovani Kubicek e Anderson. Il resto è storia recente.

Cosa succederà adesso? A sentire Anderson, la Sony avrebbe espresso interesse per l'acquisto, ma non ci sono né commenti ufficiali né tantomeno certezze, anche perché – viste le cause in corso – qualsiasi vendita dovrà passare dalle aule di un tribunale ed essere approvata dal giudice.