Il 7 dicembre esce nei cinema d’oltreoceano (in Italia il 14) La bussola d’oro, il film di Chris Weisz tratto dal primo romanzo della trilogia Queste oscure materie edita in Italia da Salani, e negli ultimi tempi si è andata intensificando la campagna mediatica contro il film avviata da parte di associazioni più o meno fondamentaliste e che ancora una volta dimostrano di essere estremamente aggressive nei confronti di chi non condivide il loro bagaglio mentale di credenze mistico-religiose.

Chi, come lo scrittore Philip Pullman, dichiaratamente ateo e narratore di altre fantasie mitologiche che non si allineano ai canoni della ‘Verità Rivelata’, viene percepito come un pericoloso nemico da combattere con ogni mezzo.

Tra esempi recenti di romanzieri attaccati da questa o quella religione ci sono Salman Rushdie, inviso a certi musulmani per i suoi Versetti Satanici e Dan Brown, indigesto al Vaticano e supporter per aver osato scrivere un romanzo di successo, Il Codice da Vinci, nel quale si è permesso di proporre ai lettori una lettura ‘altra’ della storia ufficiale.

Adesso il tiro a freccette ha per bersaglio La bussola d’oro, vicenda nella quale la coraggiosa eroina è una bambina di 11 anni di nome Lyra che si avventura in un multiverso fantastico alla ricerca di un amico scomparso e scopre che è stato rapito dagli Ingoiatori, esseri che operano agli ordini dell’Intendenza Generale per l’Oblazione e che hanno come fine ultimo quello di strappare via l’anima dei ragazzini rapiti. Il Magisterium, struttura religiosa che basa la propria influenza e il proprio potere su invenzioni e menzogne, appare avere molte similitudini con la Chiesa cattolica, il che ha scatenato le ire delle associazioni più filoclericali.

In prima linea nel promuovere il boicottaggio alla pellicola c’è William Donohue, il presidente della Catholic League che in un allarmato comunicato avverte che il film “è basato sul primo libro di una trilogia dell’ateo militante inglese Philip Pullman” che “è stata scritta per promuovere l’ateismo e denigrare il cristianesimo, soprattutto quello cattolico-romano. L’audience a cui mira è quella dei bambini e adolescenti.” Il target perfetto per fare proselitismo e dunque, come dire, una concorrenza fastidiosa.

Per Kiera McCaffrey, direttore delle comunicazioni della stessa associazione, “I tre romanzi sono in generale estremamente anti-fede, anti-cristiani e anti-cattolici in particolare, e pro-ateismo”.

Kurt Bruner, co-autore del libro Shedding Light on His Dark Materials, sostiene che si tratta di un incrocio “tra Harry Potter e Il Codice da Vinci. È un assalto diretto alla Chiesa, e anche di più. È un assalto diretto a Dio stesso, alla sua esistenza e alla sua autenticità!”

Lo scopo dichiarato della campagna contro il film è non tanto quello di giudicare negativamente il film dopo averlo visto, quanto piuttosto puntare a far sì che sia visto dal minor numero di persone possibile, così da sventare la realizzazioni dei capitoli due e tre. Una delle strategie è quella di dire che il film propaganderebbe idee altamente pericolose. Pete Vere e Sandra Miesel, due autori cattolici che hanno scritto anche loro un instant book anti-Pullman, in un’esilarante intervista su Catholic.org mettono in guardia i bravi genitori cattolici che il film è un vero e proprio veleno spirituale per i loro figli, in quanto “quello che inizia come una ribellione contro la Chiesa diventa una ribellione contro Dio. Questo" - dicono i due autori cattolici - "conduce alla scoperta che Dio, e il Cristianesimo, sono una frode.”

Nicole Kidman, tra i protagonisti, ha dichiarato che non avrebbe partecipato al film se avesse pensato che fosse in qualche modo anticattolico. Il regista Weisz, intervistato da Mtv, ha detto che “Molte persone, soprattutto quelle che non hanno letto i libri ma ripetono solo quello che hanno letto in qualche faziosa catena di sant'Antonio via email, dicono che i libri di Pullman sono ‘contro la religione’ o ‘contro il cristianesimo’. Queste persone non vogliono affrontare le sottili idee filosofiche e teologiche che stanno dietro Queste oscure materie. Ci sono molti grandi temi in QOM e Pullman ci chiede di mettere in dubbio molte credenze amate e radicate; ma se dovessi riassumerlo in breve, direi che Pullman si oppone all'abuso della religione finalizzato all'ottenimento del potere politico. È contrario alla pratica di costringere la gente a credere in ciò in cui crediamo noi, e si oppone all'idea di accettare quello che ci dicono senza pensarci su. Il che rende ironico che nessuna delle persone che hanno attaccato il film per motivi religiosi lo abbia visto.”

L’arcivescovo anglicano di Canterbury Rowan Williams ha difeso il testo letterario facendo notare che gli attacchi di Pullman sono focalizzati sulle limitazioni e limiti dei dogmatismi e sull’uso della religione ai fini di oppressione, non sul cristianesimo in se.

Polemiche intanto in Canada, dove i manager dell’Halton Catholic District School Board (che “fornisce educazione cattolica a quasi 28.500 studenti di 37 scuole elementari e 7 scuole medie”) hanno messo al bando la trilogia pullmanesca, una vera e propria censura che impedisce ai ragazzi di scegliersi liberamente i romanzi che vogliono leggere. Sul fronte italiano invece è già uscito Il mondo della bussola d’oro di Clive Gifford, un libro illustrato con fotografie, cartoline, adesivi e schede dedicate a ogni elemento e personaggio del film, come Lyra, i daimon, le streghe, l'aletiometro. Speriamo che ci vengano risparmiate richieste di messa al rogo in quanto 'sovversivo' merchandising anticristiano.