Alberto Costantini ha vinto due volte il premio Urania, ma dopo l'avventura mondadoriana ha pubblicato diversi altri libri con editori diversi. Sono le Edizioni Gilgamesh a proporre il suo nuovo lavoro, L'undicesima persecuzione, un romanzo di poco meno di duecento pagine nelle quali l'autore immagina una Europa futura che si sta ancora riprendendo dai conflitti etnici che l'hanno sconvolta.

Quantunque si possa, a grandissime linee, inserire nel filone della fantascienza, direi che può essere apprezzato anche da un lettore che si avvicina malvolentieri a questo genere dice Costantini. Diversamente dalla maggior parte dei miei romanzi, in cui usavo un solo punto di vista, o uno prevalente, qui ne utilizzo parecchi, con la conseguenza che anche la lettura dei fatti e pure il discrimine morale fra ciò che appare giusto e ciò che non lo è varia di molto a seconda del personaggio che sto “seguendo”.

Il romanzo non disdegna qualche pausa riflessiva ma, nello stile di Costantini, il suo carattere è prevalentemente avventuroso.

Il libro

Anno 2052. I Servizi di Informazione della Nuova Unione Europea sono sulle tracce di una ricercatrice che sembra aver messo le mani su qualcosa di grosso, anche se all’apparenza innocuo per la sicurezza dell’Europa e dei suoi felici sudditi. Il Colonnello Marchand, il più determinato fra i cacciatori di sovversivi, intuisce però che, dietro le innocenti ricerche di una professoressa in cerca di gloria accademica, di una mancata suora e di uno scettico tecnico di laboratorio, si nasconde un pericolo serio e reale, in grado di sconvolgere il tranquillo e annoiato ordine della Comunità rinfocolando i conflitti etnici e religiosi che vent’anni prima avevano devastato il continente. In questa caccia ad un trio di inafferrabili sprovveduti, si inseriscono poliziotti tenaci come mastini e spregiudicati conduttori televisivi, propalatori istituzionali di menzogne e fatui burocrati, ingegnosi emarginati e pacifici contestatori del sistema. Perché, dopo duemila anni, quelle vecchie pergamene e quei papiri rosi dal tempo costituiscono ancora una minaccia…

L'autore

Nato a Vicenza nel 1953, Alberto Costantini da sempre vive e lavora a Montagnana (Padova). Dopo la maturità classica, ha frequentato la Facoltà di Lettere dell'Università di Padova, dove ha seguito studi di tipo storico. Nel 1977 si è laureato a pieni voti e lode con il Prof. Franco Sartori (Storia Greca). Al termine del servizio militare, si è dedicato all’insegnamento; conseguite tre diverse abilitazioni, è attualmente docente di ruolo di lettere presso i Licei annessi all’Educandato Statale “S. Benedetto” di Montagnana. È autore di numerosi saggi apparsi in volume e su riviste, ha tenuto conferenze e corsi di formazione e aggiornamento su argomenti legati ai suoi interessi, in particolare di storia e letteratura; ha una rubrica fissa su tre periodici locali e collabora con riviste di studi storici. La sua produzione si suddivide equamente fra la fantascienza (è risultato due volte vincitore del Premio Urania), il romanzo storico e la ricerca. È apparso su RAI News 24 per un’intervista sulla fantascienza italiana e ha contribuito alla realizzazione delle due edizioni di L'anno del contatto – Alieni a Roma, originale spettacolo ideato da Francesco Gatti ed Emanuele Ladovaz. Ha curato testi e sceneggiatura per due avvenimenti teatrali, oltre a svariati documentari turistici.

Alberto Costantini, L'undicesima persecuzione, Gilgamesh Edizioni, ebook euro 4,99.