Ormai è una prassi consolidata: accanto all’uscita di un film non manca quella di un videogame. Ma qualcosa sta cambiando. Il mercato di riferimento per i videogiochi si evolve e si orienta verso il settore mobile, ossia in direzione di telefoni cellulari e tablet, e quello dei cosiddetti social network.

Le conferme arrivano fa varie fonti. Un colosso come la Sony, ad esempio, sta ristrutturando il settore videogiochi proprio premiando lo sviluppo di game per i telefoni mobili, a discapito delle classiche piattaforme. Ma segnali in tal senso arrivano anche da professionisti del settore. David Jaffe, ideatore di Twisted Metal e God of War, di recente, si è spostato proprio nel settore del mobile e social gaming, motivando la sua scelta in base al fatto che “questi nuovi mercati hanno investitori maggiori e più diversificati”.

Altro settore in ascesa è il cosiddetto social gaming. Di Cosa si tratta? È un game che si gioca all’interno di un ambiente social (come ad esempio Facebook), sfruttando così le logiche comunicative e di condivisione tipiche del canale in cui il gioco è inserito. La parole d’ordine, dunque, sono interazione e condivisione con glia altri utenti.

Per avere un’idea della crescente importanza del settore, basta valutare come si stanno muovendo altri colossi del settore dell’intrattenimento. Nel novembre 2009, ad esempio, Electronic Arts ha acquistato Playfish, una piccola ma dinamica società specializzata proprio nella realizzazione di social game, per 300 milioni di dollari. Ancora, lo scorso luglio, la Disney ha acquisito Playdom, una company che realizza social game per Facebook e Myspace, alla modica cifra di 563,2 milioni di dollari.

Non stupisce, dunque, che nel caso di Total Recall - il nuovo film di Len Wiseman con Colin Farrell nei panni del protagonista e tratto da un racconto di Philip K Dick – la Jump Games ha realizzato il gioco ufficiale per le piattaforme mobile, rendendolo disponibile per IPhone, IPad e dispositivi Android.