Inizia oggi, al Cartoomics di Milano, Fieramilanocity, una tre giorni di tornei e sfilate per celebrare il ritorno di Mortal Kombat, videogame cult che una ventina di anni fa, con i suoi combattimenti di arti marziali ultraviolenti, intratteneva orde di ragazzini in sala giochi a suon di spruzzate di pomodoro. I pomeriggi di venerdì e sabato saranno dedicati alle qualificazioni, mentre domenica mattina è in programma la finale. Maggiori informazioni a questo link www.esl.eu/it/ps3/mk9/ e nelle Risorse in rete.

Accanto alle sfide su console, dove si potrà provare il nuovo episodio in hd, in uscita il 21 aprile per Ps3 e Xbox 360, sono previsti una serie di eventi collaterali all'insegna del cosplay, che vedranno il contributo di volti noti delle convention, come Giorgia Cosplay e il maestro di karate acrobatico Alberto Leonardi, l'angelo guerriero, alle prese con i personaggi di Mortal Kombat. Annunciata anche la presenza delle Mortal Kombat Playmates, modelle scelte direttamente dai fan per interpretare le eroine del gioco, che oltre a essere le più letali campionesse dell'universo sono tutte ovviamente sexy e bellissime, persino quando tolta la maschera rivelano, come Mileena, fauci acuminate.

Tra i migliori combattenti ci sono anche i cyborg, ispirati agli alieni di Predator
Tra i migliori combattenti ci sono anche i cyborg, ispirati agli alieni di Predator

Nei primi tre titoli, gli sprite con i quali ciascun personaggio veniva rappresentato sullo schermo erano le fotografie ritagliate e rielaborate al computer degli attori che si erano prestati a eseguirne le mosse caratteristiche sul celebre sfondo verde, in quello che si può considerare come un antesignano del motion capture, una tecnica che, dal cinema ai videogame, si è evoluta molto negli ultimi anni ed è servita ad animare, secondo gli standard attuali, anche i duellanti del nuovo Mortal Kombat, nel quale però le immagini “reali” sono state sostituite da combattenti completamente virtuali, più vicini allo stile dei comics a stelle e strisce. Dietro il progetto, che si riallaccia al revival dei picchiaduro in chiave vintage aperto da Capcom con Street Fighter IV, ci sono nientemeno che il solito Ed Boon, creatore della serie, e Warner, che si è assicurata i diritti sulla saga dopo la dipartita del vecchio editore Midway e ne produrrà anche una miniserie per il web.

Videogame, ma anche fenomeno di costume, Mortal Kombat è l'espressione caricaturale di una truculenta iconografia pulp, una piccola e farsesca bottega degli orrori digitale cresciuta negli anni '90 divorando, come un Tarantino, pillole di pop culture al cinema, nei fumetti, in tv, con una passione irrefrenabile per tutto ciò che era azione, dai peggiori film americani alle più assurde pellicole di arti marziali orientali. Il nuovo capitolo, che raccoglie i principali combattenti della saga nella gloria dell'alta definizione, introduce un brutale sistema di colpi, denominato x-ray, che simula gli esiti delle più cruente mosse finali su ossa e organi interni. Nonostante il tripudio di effetti speciali, l'impostazione rimane sempre quella classica 2D, in omaggio ai fasti del passato tra cabinati e monetine.