Dopo aver lasciato per mesi che altri parlassero per lui, da alcuni giorni J.J. Abrams ha preso in mano personalmente le redini della comunicazione riguardo Star Trek, la rivisitazione del mito attualmente in post produzione e la cui uscita è in programma per il prossimo maggio. Stavolta Abrams si è lasciato andare ad alcuni entusiastici commenti riguardo il ruolo nella vicenda di Spock; non però nella sua giovane versione interpretata da Zachary Quinto, ma in quella old school che conserva il volto rugoso ed enigmatico di Leonard Nimoy, che avrà un cameo nel film.

L'occasione per parlarne si è presentata durante un meeting della Television Critics Associations svoltasi recentemente in California, e nella quale Abrams è intervenuto per presentare la sua nuova creatura televisiva Fringe. Intervistato in una pausa dei lavori, il geniale regista ha definito major il ruolo di Nimoy: "Intendo dire che la sua presenza è preponderante in qualunque scena compare. E' eccezionale!" Come al solito non c'è stato verso di estorcere al regista qualche informazione sulla sceneggiatura, ma Abrams si è intrattenuto volentieri parlando di Nimoy: "E' stata veramente un'esperienza da sogno lavorare con lui. Lui è tutto ciò che vorresti che sia... E' ironico, incredibilmente premuroso e soprendentemente aperto e ricettivo alle mie indicazioni."

Abrams ha inoltre lodato la famiglia di Nimoy, come un esempio da seguire. Inoltre ha continuato nel decantare in modo sperticato le qualità umane del primo vulcaniano della storia della fantascienza. "L'altro giorno stavamo registrando alcune parti vocali addizionali. Era lì e... Poiché non eravamo ancora partiti... Io stavo in piedi e stavo per cominciare. L'ho appena guardato mentre si accingeva a fare il suo lavoro. Era come, come se mi sentissi bruciare le mani, perché era una cosa così grande poter lavorare con quell'uomo. E' eccezionale e sorprendente, nel film e non solo." E' evidente la grande ammirazione che Abrams nutre per Nimoy, e non solo come attore. Che sia stata la possibilità di poter lavorare con il suo idolo, la vera molla che ha spinto J.J. a imbarcarsi nell'impresa di riscrivere l'avventura trekkiana? Sembrerebbe che sia così e in fondo, fra i tanti motivi finora rivelati per un remake, questo sarebbe forse il più giusto e certamente il più umano.