Libri: Approfondimenti (pagina 76)
Una radio a gravità zero
Questo mese la vostra rubrica preferita mette da parte l'ormai tradizionale "falso d'autore" per narrarvi (con intento ovviamente goliardico) i "fuori scena" di una trasmissione radiofonica cui chi scrive ha avuto, giorni fa, la ventura di partecipare. Ma non disperate: poiché la perfidia non è minimamente scemata, dal mese prossimo si tornerà a collezionare "sotto spirito" le imitazioni dei mostri sacri del vostro genere letterario preferito. Buona lettura
LeggiCameriere, un altro Bloody Simmons!
Bentornati! Accidenti, come siete abbronzati! Esaurite le vacanze, siete pronti a rituffarvi nei vasetti "Sotto Spirito" perfidamente offerti dalla vostra rubrica preferita? Bene, allora possiamo riprendere da dove ci eravamo lasciati... Poiché stavamo parodiando un maestro del sequel, sembra doveroso offrire, appunto, un seguito all'ultimo articolo. Eccoci quindi di nuovo insieme a sghignazzare alle spalle di Dan Simmons.
LeggiCameriere, un Bloody Simmons, prego!
Tiziano Sclavi (il misantropico papà di Dylan Dog), ha da tempo dimostrato che l'ironia e il sorriso possono tranquillamente convivere con lo splatter più duro, e che il modo migliore di affrontare gli incubi truculenti e le angosce sanguinarie dell'immaginario è proprio "seppellirle con una risata". Tentiamo anche noi un esperimento del genere, immergendo nel vasetto "sotto spirito" di questo mese uno scrittore che, nel suo percorso artistico, si è sempre mosso in bilico sulla lama affilata che separa la SF dall'horror (seminando lungo il cammino capolavori in entrambi i generi): Dan Simmons
LeggiAvances a Vance
Confessiamolo: il vantaggio forse più intrigante insito nell'imitare gli scrittori famosi è quello di sentirsi, anche solo per un istante, padrone dei loro segreti. E' un meccanismo mentale forse perverso, addirittura paragonabile al feticismo di chi ama travestirsi con abiti dell'altro sesso. In una famosa scena di 9 settimane e 1/2, la morbidosa Kim Basinger mascherava i suoi tratti da bambolona mediante un paio di baffetti posticci, e dichiarava con voluttà: "credo di aver sempre voluto essere un uomo". Be', questo mese indosseremo ironicamente i panni di uno scrittore che avremmo sempre voluto essere: John Holbrook Vance
LeggiLe balle di Ballard
Ridendo e scherzando, cari perfidi lettori, la vostra rubrica preferita ha compiuto un anno di vita. E' stato (parafrasando una nota pellicola statunitense) un anno vissuto parodisticamente: in questi mesi abbiamo osato irridere e beffeggiare i mostri sacri della fantascienza internazionale, da Asimov a Clarke, da Gibson a Dick, da Heinlein alla LeGuin. Ma, naturalmente, non finisce qui: molte altre potenziali vittime attendono inconsapevoli gli artigli della nostra satira. Accendiamo dunque la candelina (il candelotto?) commemorativa aggiungendo alla collezione dei vasetti sotto spirito l'albionico profeta dell'inner space, l'inesausto cantore di scenari catastrofici, l'evocativo, poetico, intimista e metafisico James Graham Ballard
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