Quando ho iniziato a curare questa rubrica (era il n. 50) mi misi a preparare schede a tutto spiano. Belline, ma avevano un difetto: troppo piatte. Rileggendole prima di inviarle a Delos, mi ritrovavo sempre ad apportare cambiamenti o addirittura a buttare via l'articolo. Dal n. 54 mi lascio guidare dall'ispirazione contingente (non penserete mica che avessi preparato in anticipo una scheda per i KKK no?). Per un progetto che vedrà la luce nell'aprile del 2002 (per scaramanzia non anticipiamo niente) ho preso contatto con diversi amici, vecchi e nuovi per proporre loro di scrivere un articolo.
Uno di questi è Luigi Naviglio. Telefonando a casa sua scoprii che era all'ospedale per problemi di salute abbastanza seri. Per fortuna i problemi rimangono seri, ma Luigi è ancora con noi. Così avvenne che il 3 novembre, Adalberto ed io siamo andati a trovarlo. Io mi muovo molto raramente ed Adalberto si muove quando viene fortemente motivato (è un paio d'anni che progettiamo di andare a trovare Aldani).
Adalberto conosce Luigi dai tempi del Primo Fandom (Jarok e Kremonj Baroncinj l'han chiamato Alberto nel loro pregevole volumetto 40 anni di fandom in Italia, ma è uno dei pochi errori che ho trovato in questa utilissima opera), ma era un po' che non lo vedeva.
La mia conoscenza è più recente (Stresa 1980); mi aveva colpito l'entusiasmo di questo signore attempato che si era detto felicissimo ed onorato (non scherzo) di incontrare un personaggio come me.
In un fandom che vedeva moltissimi personaggi passare come meteore una militanza di tre anni rendeva subito famosi.
Lo stesso entusiasmo l'ho ritrovato nel personaggio di adesso. Abbiamo trascorso un piacevole pomeriggio a chiacchierare, fra cumuli di medicine, anche di fantascienza.
Pensare a Verso le Stelle per questo Numero Uno è stato automatico. Detto e fatto. Scritto e buttato via che di Verso le Stelle ha già parlato Pachì, sul numero 27 di Delos. Ho dovuto quindi ripiegare su Solaris, rivista che ho sempre associato a Naviglio, anche se Naviglio non figura come curatore o redattore. In effetti era curata da Annico Pau (vecchia conoscenza de I Romanzi del Cosmo, Ponzoni), ma secondo me l'impostazione era di Naviglio. A lui non l'ho mai chiesto; a volte si preferisce coltivare le proprie illusioni, piuttosto che approfondire i fatti.
La rivista era simile a Mystero, di cui abbiamo appena parlato, anche nel formato.
Sopra il titolo figurava: Science-Fiction*U.F.O.*Parapsicologia*Astronautica*Tecnologia*Archeologia.
E sotto: La Rivista dell'Uomo di Domani.
Molta informazione pseudo scientifica, molte illustrazioni a colori, molte foto e, di solito un racconto di fantascienza.
Sugli 11 numeri usciti (di cui uno doppio), 7 racconti sono di Naviglio (fra i quali il famoso Zingarella delle stelle), 4 sotto pseudonimo (i classici Louis Navire e Lewis Flash, più un inusuale Fred McMurray).
Uscita il 10 gennaio 1978, al prezzo di 1.500 lire, la rivista cessò nel dicembre dello stesso anno non lasciando eccessivi rimpianti negli appassionati.
Non mi risulta che sia molto ricercata dai collezionisti (ma tenete presente che io non cerco il materiale che ho già e quindi mi posso sbagliare), anche se nel suo genere era molto interessante; anzi è possibile che sia ricercato dagli amanti di U.F.O. et similia.
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