E' certamente uno dei film più attesi dell'anno, ed il motivo è piuttosto semplice: il suo regista non solo ha un nome strano e misterioso, M. Night Shyamalan, ma ha anche diretto due perle di cinema come se ne vedono di rado. Nel 1999 aveva raggelato gli spettatori di mezzo mondo col suo geniale Il sesto senso, film diventato esempio classico quando si parla di film di cui non bisogna asssolutamente rivelare il finale. L'anno seguente aveva ritrovato Bruce Willis in Unbreakable - il predestinato, singolare racconto di scoperta dell'identità e nascita di un supereroe ben lontano dai costumini colorati di Superman e Spiderman. Adesso deve dimostrare al mondo di essere ancora in grado di sorprendere con Signs (Segni), thriller fantacampestre costruito sull'enigma dei cerchi nel grano, quei misteriosi disegni visibili solo dall'alto apparsi nei campi coltivati di varie nazioni, con gran disappunto dei locali agricoltori ma con pari entusiasmo dei locali ufologi.

Nel film Mel Gibson è Graham Hess, patriarca agricoltore della Pennsylvania che si trova a dover cercare di scoprire la verità dietro l'inquietante apparire dei cerchi e linee di grandi dimensioni sui campi di famiglia. Jooaquin Phoenix (Il gladiatore) è il fratello, un tempo locale stella del baseball locale e adesso anche lui coinvolto in una storia che sembra una di quelle che si raccontano intorno al fuoco per spaventare i bambini. "I segni sono dovunque", recita una delle frasi di lancio del film attorni al quale però la Touchstone Pictures (divisione produttiva per adulti della Disney) ha mantenuto il più stretto riserbo. Nell'intrigante trailer i segni del logo ruotano lentamente, creando un singolare effetto di straniamento, e i brividi per gli spettatori sembrano assicurati, che siano o meno di origine extraterrestre. Signs è stato come i precedenti scritto, diretto e prodotto dallo stesso Shyamalan e vede nel cast anche Rory Culkin. Uscita ai primi di Agosto negli USA ed in autunno in Italia.