Nel numero 91 di Robot è apparso un mio racconto intitolato Strane visioni, in una terra sconosciuta. Il protagonsita è Harlan Ellison, ma vi compare in una sorta di cameo anche Isaac Asimov, che parla del suo ultimo romanzo, scritto a molti anni di distanza dal precedente La fine dell'eternità (1955). Il titolo, Neanche gli dei (The Gods Themselves, Doubleday, 1972), è una citazione da Schiller: Contro la stupidità neanche gli dei possono nulla (La Pulzella d'Orléans, 1801). Sia Asimov che Ellison, per il fatto di essere due scrittori di science fiction, hanno sempre lottato contro la stupidità (non a caso, il numero 65 di Robot riporta in quarta di copertina l'affermazione di Ellison che i due elementi più comuni nell'universo sono l'idrogeno e la stupidità).

Lo stesso Asimov era convinto che questo romanzo fosse una delle cose migliori che gli fosse capitato di scrivere, e non era il solo a pensarlo, tant'è vero che ci vinse il Nebula nel 1972, nonché l'Hugo e il Locus nel 1973.

Neanche gli dei venne pubblicato in tre parti su rivista (in Galaxy la prima parte e la terza, in Worlds of If la seconda) sempre nel 1972, e nello stesso anno uscì la versione italiana sul numero 608 di Urania.

L'idea di base del romanzo, ora riproposto nel numero 222 di Urania Collezione, è che una pompa elettronica che collega il nostro mondo con un universo parallelo possa costituire una fonte illimitata di energia a costo zero (ma forse le cose non sono così semplici). Come ricorda Ina Rae Hark (Science Fiction Studies n. 19, novembre 1979), in realtà era l'idea per un racconto, Plutonio 186, suggerita in modo alquanto casuale da Robert Silverberg. Ma poi la storia diventò troppo lunga e Asimov decise di trasformarla in un romanzo.

Uno dei motivi di interesse del libro è la descrizione di una civiltà aliena molto avanzata e diversa dalla nostra (basti pensare che si tratta di una specie dotata di tre sessi), uno dei rarissimi casi di alieni nell'opera di Asimov.

Il libro

“Neanche gli Dei” (pubblicato originariamente su una rivista in tre parti distinte, intitolate, rispettivamente: 1. Contro la stupidità… 2. … Neanche gli Dei… 3. Possono nulla?) narra della scoperta sulla Terra di una sostanza che – secondo le nostre leggi fisiche – non potrebbe neanche esistere.

Il Plutonio 186 proviene da un universo parallelo al nostro, dove prospera una civiltà aliena avanzatissima.

Un giovane fisico pieno di sogni, Peter Lamont, scopre che dal contatto tra i due universi si può ricavare una fonte di energia apparentemente inesauribile.

Ma sarà davvero così semplice?

L'autore

Isaac Asimov (Petroviči, Russia, 1920 – New York, 1992) Ha iniziato a scrivere racconti a soli undici anni e ha raggiunto il successo negli anni Cinquanta con i romanzi della Trilogia della Fondazione e i racconti del Ciclo dei Robot, nei quali ha enunciato le celebri tre leggi della robotica.Maestro indiscusso della fantascienza del Novecento, le sue opere sono considerate una pietra miliare sia nel campo della letteratura sia in quello della divulgazione scientifica.

Isaac Asimov, Neanche gli dei (The Gods Themselves, 1972), Urania Collezione 222, luglio 2021, Mondadori, euro 6,90, Ebook euro 3,99.