Era il 2013 quando Guillermo Del Toro portava sul grande schermo Pacific Rim, lo scontro tra i robot controllati a distanza jaeger e i mostri provenienti dagli abissi chiamati kaiju. Il film incassava 411 milioni di dollari contro un budget di 190, ma cento milioni del guadagno arrivano dalla Cina, motivo per cui il sequel Pacific Rim: la rivolta (2018) veniva creato pensando fondamentalmente per il pubblico cinese, ma non raggiungeva minimamente le vette precedenti: con un budget di centocinquanta milioni di dollari ne incassava 290 nel mondo.

Non di meno la saga attirava l'attenzione di Netflix, che annunciava l'arrivo di un anime dedicato al franchise, Pacific Rim: la zona oscura (Pacific Rim: The Black). 

Il plot ufficiale

C'è stato un tempo in cui i kaiju emergevano dal fondo dell'oceano solo per incontrare giganteschi robot, gli Jaeger, creati per combatterli. Quel tempo è passato. Ora l'Australia è stata invasa dai kaiju, portando all'evacuazione dell'intero continente. Rimasti indietro, i teenager Taylor e Hayley si imbarcano nella disperata ricerca dei loro genitori scomparsi, imparando da soli a pilotare un malconcio e da tempo abbandonato jaeger per aiutarli nella loro missione e avere una minima possibilità di sopravvivenza.

I due showrunner sono Craig Kyle (Thor: Ragnarok) e Greg Johnson ( la serie animata X-Men: Evolution) e la prima stagione di Pacific Rim: la zona oscura debutterà anche da noi il 4 marzo, vi lasciamo con il primo teaser sottotitolato.