Partiamo dalla protagonista: nel caso non conosceste Olivia Munn, potreste averla vista in The Predator (2018), nel ruolo di Psylocke in X-Men: Apocalisse  (2016) e più indietro ancora in Iron Man 2 (2010), senza contare la serie di Aaron Sorkin The Newsroom (2012-2014). Ma l'attrice puntava in alto: diventare protagonista e produttrice di un film d'azione/fantascienza ad alto tasso di spettacolarità, così è nato Replay.

Il plot

Olivia Munn è Erin Staffer, il cui marito viene rapito e ucciso. Armata solo di una tecnologia avveniristica illegale e un piano disperato, Erin farà tutto ciò che è in suo potere per cambiare il passato e salvarlo.

Lo stile

La casa di produzione Dark Castle Entertainment, specializzata in horror ma anche produttrice del recente Suburbicon con Matt Damon e la casa di distribuzione The Exchange, che sta proponendo il film in questi giorni al festival di Cannes in versione virtuale, hanno definito Replay un misto di John Wick e dei due film di culto The Raid: Redenzione (2011) anche noto con il solo titolo The Raid e il suo sequel The Raid: Berandal (2014), uscito da noi direttamente per il mercato VOD. I tre titoli hanno in comune scene d'azione altamente violente e stilizzate in ambiente ristretti, mentre a livello fantascientifico viene paragonato a al primo Terminator.

La dichiarazione

Ethan Erwin, produttore della Dark Castle, ha dichiarato

Gli spettatori saranno i testimoni della nascita della prossima grande stella dei film d'azione e il nostro regista Jimmy Loweree (Absence, 2013, inedito da noi), è un incredibile giovane talento, la cui visione del film sarà in grado di stupire il pubblico.

Non sono mai state molte le donne protagoniste di film d'azione, con le ovvie eccezioni di Ellen Ripley (Sigourney Weaver), Sarah Connor (Linda Hamilton) e Lara Croft (Angelina Jolie, Alicia Vikander ai giorni nostri), senza contare Alice (Milla Jovovoch) nella saga di Resident Evil e Selene (Kate Beckinsale) in quella di Underworld (anche se non compariva nel prequel) ma negli ultimi anni qualcosa sta cambiando: prima con The Rhythm Section (2020), in cui Blake Lively (Paradise Beach – dentro l'incubo) diventava una novella Jason Bourne al femminile, anche se il film non riceveva purtroppo un gran riscontro di pubblico, poi con l'annuncio di uno spin-off ufficiale di John Wick intitolato Ballerina dove scopriremo una assassina di professione che, seguendo lo stile del collega, inizierà la sua vendetta contro le persone che hanno ucciso la sua famiglia.

Voi che ne dite, c'è spazio negli action movie fantascientifici per eroine in grado di essere protagoniste assolute del film?