Il mondo degli affari, le grandi aziende multinazionali, i prodotti tecnologici più all'avanguardia, le speculazioni finanziarie sono scenari che gli scrittori di fantascienza utilizzano spesso nelle loro storie, ma cosa pensereste se questi scenari fossero in grado di aiutare proprio le grandi aziende a immaginare il loro futuro?

Per Ari Popper la fantascienza è in grado di rispondere a questa domanta e l'ha tramutata in un affare. La sua storia è singolare e vale la pena di raccontarla.

Nel 2010, Popper era il presidente di una importante società che si occupava di fare ricerche di mercato. Il suo lavoro consisteva nell'aiutare le aziende a capire dove stava andando il mercato nel loro settore commerciale. Eppure, nonostante le cose per lui e la sua azienda andassero bene, c'era una certa idea che si stava facendo strada nelle mente del manager americano. Cominciò a insinuarsi nella sua mente l'idea che, in realtà, le aziende volevano soprattutto capire quale potesse essere il loro futuro, piuttosto che fare ricerche di mercato valide più o meno per un tempo molto limitato.

Per un capriccio, decise di frequentare un corso di scrittura di fantascienza alla UCLA (l'Università della California di Los Angeles) e mentre si appassionava alle storie e alla storia della science fiction gli venne l'idea che oggi è alla base della sua azienda, la SciFutures. Qual è quest'idea? Usare la fantascienza per aiutare le grandi aziende a capire meglio dove potrebbero andare le loro attività in futuro e poi pianificare di conseguenza. In altre parole, Ari Popper lavora con le aziende per aiutarle a capire come la loro missione, i loro prodotti e/o servizi possano tradursi e adattarsi ai ritmi tecnologici e di mercato del futuro.

Tra i suoi clienti, la SciFutures può contare aziende come la Pepsi, Visa, Ford, ma anche istituzioni come la NATO.

Popper e la sua azienda hanno tra i loro consulenti scrittori ed esperti di fantascienza: in pratica sono i suoi “operai”. Uno dei nomi più famosi è Ken Liu, lo scrittore sino-americano. Ecco che cosa fa SciFutures: dipinge un'immagine futura, realistica e attraente per le aziende, lavorando con la fantascienza e mescolando le sue tematiche con dati scientifici. L'obiettivo è aiutare le aziende a immaginare un futuro positivo, che chiarisca la loro missione e i loro obiettivi.

Per la Visa, ad esempio, il marchio di carte di credito e di debito, l'azienda di Popper ha immaginato e realizzato un prototipo per pagare e acquistare prodotti o servizi restando comodamente nella propria auto.

Il lavoro di Popper e dei suoi consulenti non è solo quello di immaginare, ma si può concretizzare in manufatti, come nel caso della Visa, o in graphic novel, realtà virtuale, film, siti Web. Insomma, qualsiasi modo per dare ai propri clienti uno scenario credibile del proprio futuro.

SciFutures ha aiutato Pepsi a immaginare un mondo in cui le bottiglie di plastica non esistessero più e la Ford a immaginare un futuro in cui le persone condividono piuttosto che possedere automobili.

La metodologia usata da SciFutures non è, come dire, immediatamente capita dai suoi potenziali clienti e, spesso, le aziende più conservatrici faticano a capire il lavoro dell'azienda di Ari Popper, ma nella maggior parte dei casi i suoi clienti sono comunque molto interessati al risultato finale.

Uno dei lavori più “strani” realizzati da SciFutures è stato immaginare possibili scenari di guerra in cui potesse essere coinvolta la NATO.

Popper si è messo al lavoro con il suo team di scrittori di fantascienza e esperti in materia e ha presentato alla NATO 14 storie che coinvolgevano scenari di combattimento futuri. Le storie includevano scenari vari come bambini cyber-soldati che lanciano attacchi missilistici contro le truppe della NATO, pistole intelligenti hackerate e soldati cinesi geneticamente modificati che emettono ormoni per indurre paura nel nemico, durante un'invasione immaginaria del Pakistan.

Al di là dei clienti e dei vari lavori, Popper è convinto che la fantscienza possa essere di grande aiuto anche all'umanità per capire dove stiamo andando. Uno degli obiettivi di SciFutures è anche quello di immaginare alcuni grandi scenari relativo alla vita quotidiana dell'uomo, come il cibo che per evidenziare le questioni etiche relative alle tecnologie dirompenti ed emergenti, che stanno trasformando l'umanità e ciò che significa essere umani. Popper pensa che sia tempo per tutta l'umanità di pensare collettivamente alle conseguenze delle sue azioni e delle sue non azioni.

Un obiettivo ambizioso, ma siamo convinti che la la fantascienza possa raggiungerlo, anche percé in fondo da sempre la science fiction ci ha mostrato futuri positivi come apocalittici, indicando in qualche modo le strade da percorrere e quelle da evitare. Un certo pessimismo di fondo ci rimane, visto che alla fine chi dovrà scegliere quale strada percorrere è sempre l'uomo e, purtroppo, la maggior parte delle persone non legge fantascienza.