Dire che Deadpool 2 è sopra le righe è forse un po' riduttivo. Diciamo che è diversi chilometri sopra le righe.

Per fare un esempio, ieri abbiamo ricevuto la cartella stampa dall'agenzia che cura la promozione del film, introdotta da questa lettera:

Messaggio speciale dalla scrivania di Thurston Howell Deadpool III

Egregi Membri della Stampa,

Se leggete questo messaggio vorrà dire che siete riusciti a scappare… probabilmente da un seminario che insegna come evitare il lavoro vero. E se siete arrivati fino a questo punto, forse avete voglia di spingervi anche oltre. Ricordate il nome del film, vero? No, non è un test.  Il titolo era Deadpool.  E questo è il materiale pubblicitario relativo al breve e atteso sequel: Deadpool 2. Ora forse vi starete chiedendo “Che cos’è una cartella stampa?” (Ottima domanda che nessuno ha mai fatto).  È per caso l’attrezzatura indispensabile per aprire una lavanderia?  O un tutorial per decorare le unghie?  Purtroppo l’unico uomo che conosceva la risposta è morto tragicamente durante la guerra paraguayana del 1864.  Si chiamava Milo ed è rimasto schiacciato da un cavallo.  

Per quanto ci riguarda, una cartella stampa è un modo per corrompere i giornalisti con una serie di informazioni contenute all’interno di una cartellina patinata, che possono conservare in fondo al cassetto della loro scrivania o vendere su eBay in caso la droga diventasse troppo costosa.  Ovviamente sto scherzando. Nessuno vende la cartella stampa di Deadpool su eBay.  Ho controllato. C’è solo un’inserzione, in Germania, ma non mi meraviglia essendo il paese che ci ha trascinato nella Prima Guerra Mondiale. E nel suo sequel, la Terza Guerra Mondiale. E questo ci riporta al nostro discorso inziale: perché abbiamo fatto un sequel?  (Ottima domanda mai posta prima). Se solo sei anni fa qualcuno vi avesse menzionato un sequel di Deadpool, lo avreste guardato come un cane che guarda l’uva (avete mai notato che i cani non mangiano l’uva?) All’epoca nessuno immaginava un sequel di Deadpool né un prequel del sequel, tantomeno i Doritos Tacos Locos.

Ma eccoci qua, dopo milioni di biglietti e miliardi di tacos, in un mondo che è cambiato. Ma c’è una cosa che non è cambiata: la gente continua ad amare i sequel.  Da Giallo in Casa Muppet al Nuovo Messico e a Joaquin Phoenix,  gli studi di settore rivelano che il pubblico preferisce una copia rimaneggiata e annacquata rispetto all’originale, ed è proprio questo il segreto del successo del film.  Deadpool 2 è migliore di un Dorito Taco?  In realtà no.  Ma vi assicuro che è comunque ottimo. Perché non vi recate nel vostro cinema di zona, che appartiene ormai a una catena di multisale,  a vedere questo sequel che vanta maggiori effetti speciali,  un cast più ricco  e un budget ancora più grande?  Vi aspetto con la merenda pronta.  

Il vostro amico, 

Deadpool

Deadpool 2, come probabilmente non è difficile immaginare, è il secondo film sul personaggio di Deadpool, che fa parte di quella parte dell'universo Marvel dedicata agli X-Men e che arriva sullo schermo cinematografico grazie alla Fox.

Il primo film, uscito nel 2016, aveva riscosso apprezzamenti e successo di pubblico, proponendosi come un film di supereroi per adulti, addirittura vietato ai minori non accompagnati negli Stati Uniti.

Con Deadpool 2 cambia il regista – David Leitch al posto di Tim Miller – ma resta lo stesso team di sceneggiatori (Rhett Reese e Paul Wernick) e naturalmente Ryan Reynolds nella parte del protagonista. Le prime reazioni sono molto favorevoli.

La buona notizia, che la promozione ci tiene a sottolineare, è che questo Deadpool 2 non è vietato. Potete portare al cinema tranquillamente (insomma) i vuoi figli!

La scheda

Sinossi

Il supereroe più politicamente scorretto di tutto l'universo Marvel si prepara a tornare al cinema nel 2018 con un imperdibile sequel.

Il trailer

Le clip

Il poster