Quella russa è certamente una delle fantascienze più ricche e interessanti. Senza fare scomodi e ingiusti confronti con quella americana o inglese, come purtroppo si faceva spesso al tempo della Guerra Fredda, non si può non riconoscere che la Russia vanta un notevole spettro di scrittori di altissimo livello. Purtroppo, però, tutti poco conosciuti in Italia.

Ora nasce Solaris, una nuova collana di Agenzia Alcatraz che riscopre e ripropone grandi capolavori della letteratura russa e dei paesi ex sovietici, con un focus particolare al genere fantastico e fantascientifico. 

Un’operazione di repechage di testi avvincenti, inediti o da diverso tempo assenti dal mercato italiano con nuove traduzioni e contributi esclusivi.

La prima uscita sarà L'uomo anfibio di Aleksandr Beljaev, un classico della fantascienza russa, la storia di un amore impossibile fra una creatura per metà uomo e per metà pesce e una ragazza. Seguiranno due capolavori del filosofo, scienziato, politico e ideatore del Proletkul't Aleksandr Bogdanov: Stella rossa (in uscita nell'autunno) e il suo antefatto, seppur scritto successivamente, Ingegner Menni (inizio 2019), sono romanzi entrambi ambientati su un Marte in cui regna una società socialista utopica. Stella rossa è stato un grande successo in patria ai tempi della pubblicazione e ora non ha esaurito il suo fascino, tanto da poter essere letto quasi come un romanzo storico grazie al suo taglio profetico. 

Il quarto titolo, Aelita di Aleksej Tolstoj (primavera 2019), si svolge anch'esso sul Pianeta rosso, dove il mito di Atlantide, l'amore fra il russo Los' e la bellissima principessa marziana dalla pelle blu Aelita si intrecciano a freschi venti rivoluzionari e al dramma di un mondo morente. Dal libro è stato tratto il capolavoro omonimo del cinema sovietico muto diretto da Jakov Protazanov.

I libri della collana saranno pubblicati in un elegante cartonato, corredato da illustrazioni originali di Luca Solo Macello.

Il libro

Nella torrida estate argentina una presenza sinistra semina scompiglio e terrore fra gli abitanti delle coste. I pescatori lo chiamano il diavolo del mare, un essere misterioso di cui tutti sanno ma del quale nessuno ha mai appurato l’esistenza. Nel corso del tempo molte storie vengono costruite su questo mostro marino, i giornali elaborano notizie dei presunti avvistamenti e misfatti di questa creatura, metà uomo e metà pesce, con dei grandi occhi di rana e squame lucenti, che cavalca un delfino e suona un corno nelle placide notti sudamericane. 

Il diavolo è in realtà il prodotto di un esperimento scientifico del dottor Salvator, il quale, per salvare un ragazzo da morte certa, gli trapianta branchie di squalo. Ittiandr, questo il nome del giovane, si trasforma così nell’uomo anfibio. Spintosi nelle sue avventure vicino a zone abitate, un giorno la creatura salva una ragazza di nome Guttiere dall’annegamento. Ittiandr viene da subito rapito dalla bellezza della donna e, da quel momento, farà di tutto per rivederla. Nonostante sia già fidanzata con un uomo, Guttiere  nutre anch’essa un sentimento di affetto nei confronti di quella curiosa creatura. Scontrandosi con i pregiudizi e i soprusi della civiltà, su tutte la malvagità e l’opportunismo del capitano di goletta Pedro Zurita, Ittiandr arriverà a essere schiavizzato per le sue grandi abilità nel recuperare perle preziose. Questo segnerà l’inizio di una serie di rocamboleschi eventi che porteranno a una inaspettata conclusione.

L’Uomo Anfibio è il romanzo di maggior successo di Aleksandr Beljaev (1884-1942), da cui è stato tratto il popolare film omonimo di Vladimir Čebotarev del 1961. Tra implicazioni morali all’avanguardia nell’utilizzo della scienza, discussioni sulla fede e l'interferenza della Chiesa e una storia d’amore tanto incredibile quanto impossibile, il racconto dello scrittore russo anticipa di novant’anni La Forma Dell’Acqua, pellicola pluricandidata del regista Guillermo del Toro.

Aleksandr Beljaev, L’Uomo Anfibio, Solaris, Agenzia Alcatraz, Euro 18.