Un romanzo di fantascienza autopubblicato come ebook, pubblicato in seguito da Crown Publishing e portato sul grande schermo da Ridley Scott, a questo si aggiunga che L'uomo di Marte è l'opera prima di Andy Weir, programmatore e appassionato di astronautica.

Un percorso da velocità di fuga, la domanda è cosa ci fosse dietro un successo tanto clamoroso, dopotutto L'uomo di Marte si presenta come un classico romanzo di sopravvivenza su un pianeta ostile.

Precedenti opere sul tema non mancano di certo, da Gli esiliati di Ragnarok (The Survivors, 1958) di Tom Godwin a Partenza da zero (Open Prison, 1963) di James White, ma l'opera che si avvicina di più al romanzo di Weir è Luna d'inferno (The Moon is hell!, 1950), di John W. Campbell Jr.

In entrambi i romanzi si tratta di sopravvivere in un ambiente che necessita di supporto vitale, dove il minimo errore può costare la vita, lontanissimi da casa e da un possibile aiuto.

Mark Watney, il protagonista di L'uomo di Marte, è nella situazione peggiore, è da solo e su un pianeta ben più distante del nostro satellite, anche se meno ostile della Luna.

La vicenda si svolge in un futuro abbastanza vicino, la NASA ha portato a termine con successo due missioni su Marte ma il terzo tentativo va terribilmente storto.

Una terrificante tempesta di sabbia costringe i sei astronauti ad abortire la missione e ad abbandonare Marte, ma durante il trasferimento sul modulo di decollo Watney viene colpito da un'antenna e perso di vista dai compagni.

Creduto morto l'astronauta viene abbandonato su Marte, ferito e svenuto ma ancora vivo; quando si risveglia si ritrova solo senza più possibilità di tornare sulla Terra.

Watney non è del tutto privo di risorse, per quanto danneggiata la base marziana è in grado di mantenerlo in vita, almeno sino a quando non finiranno i viveri.

Mentre l'astronave che lo ha portato su Marte si allontana il solitario astronauta inizia a lavorare per migliorare le sue possibilità di sopravvivenza, e le sue attività lasciano tracce che vengono registrate da una sonda in orbita.

Sulla Terra si rendono conto che Watney è vivo, immediatamente la NASA inizia a preparare un difficile salvataggio.

Nel frattempo Watney progetta uno straordinario viaggio per raggiungere la base approntata per la missione successiva, iniziando inoltre la prima coltivazione marziana, essenziale per non morire di fame.

Nel raccontare la vicenda Weir ha cercato di mantenere la massima verosimiglianza scientifica, evitando brillantemente il rischio di annoiare a morte il lettore con pesanti dettagli tecnici.

Al contrario il ritmo e la tensione restano costantemente ai massimi livelli, da tempo non leggevo un romanzo così appassionante, ironico e divertente, pieno di avventura e suspance: tra piani audaci, contrattempi e musica disco la vicenda cattura e avvince sino alla fine della storia.

Mark Watney è la figura principale del romanzo, tutto ruota attorno ai suoi sforzi per sopravvivere, gli altri personaggi non sono altrettanto delineati ma credo che vada bene così.

Ora so perché L'uomo di Marte è uscito dall'anonimato e ha ottenuto un successo mondiale, siamo di fronte a un grande romanzo, forse non privo di difetti ma intrigante e coinvolgente, ancor più straordinario considerando che è un'opera prima.

—> (.Y.)