È appena uscito negli Stati Uniti (anche se in realtà era stato presentato per la prima volta al Toronto Film Festival alla fine di agosto) Argo, la vera storia di un falso film di fantascienza. Argo è infatti un film su un film che non è mai esistito, se non come paravento nel piano per riuscire a riportare in patria una parte degli americani bloccati in Iran nella crisi del 1979.
Il film è diretto, interpretato e coprodotto da Ben Affleck. Altri coproduttori sono George Clooney e Grant Heslov. Altri interpreti sono John Goodman, Alan Arkin e Bryan Cranston. La sceneggiatura è stata basata, in parte, sul resoconto fatto da Tony Mendez, l'ex tecnico della CIA che fu coinvolto nel cosiddetto Canadian Caper durante la crisi degli ostaggi. Nel primo week end nelle sale USA, Argo ha totalizzato circa 20 milioni di dollari di incasso. Le critiche sono, inoltre, più che positive.
La storia ha come sfondo la rivoluzione iraniana che nel 1979 spazzò via il governo dello Scià di Persia e portò all'istaurazione della Repubblica Islamica. Uno degli eventi della crisi fu l'assalto all'ambasciata degli Stati Uniti con la presa in ostaggio di 52 persone del corpo diplomatico, che saranno liberate solo nel 1981. Sei funzionari, che però non erano nei pressi dell'ambasciata durante l'attacco, riuscirono a nascondersi presso l'ambasciatore canadese e divennero il centro di una complessa operazione, quella appunto che narra Argo.
Come era possibile per la CIA riuscire a portare fuori dall'Iran i sei senza che gli iraniani se ne accorgessero e senza mettere in pericolo la rappresentanza canadese? Inventando un progetto di un inesistente film di fantascienza e trasformando i sei in un gruppo di cineasti canadesi in viaggio per trovare location esotiche adatte al progetto. Sfortunatamente i sei si erano trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma se si poteva convincere le autorità rivoluzionarie che erano innocui, non ci sarebbe stato problema a farli uscire dal paese, giusto? Il piano fu concepito proprio da Mendez (interpretato nel film da Affleck).
Ecco quindi che venne simulato l'intero progetto cinematografico in modo che risultasse inattaccabile a qualsiasi indagine. Furono creati passaporti falsi in modo che i sei risultassero canadesi, venne aperto un ufficio a Hollywood che avrebbe dovuto occuparsi della produzione e vennero acquistati i diritti dell'adattamento del romanzo del 1967 Lord of Light di Roger Zelazny (Signore della Luce) da parte di Barry Geller.
Nel romanzo si immaginava che in un pianeta lontano dalla Terra i terrestri dell'astronave Star of India assumessero i ruoli e i poteri delle divinità del pantheon induista, con una conseguente lotta tra il bene e il male.
Fu assunto John Chambers, truccatore del film Planet of the Apes e venne anche contattato Jack Kirby, che produsse una serie di disegni con le immagini delle presunte divinità, delle ambientazioni e di un parco a tema da associare al progetto. E al progetto da girare venne dato il nome Argo.
Mendez entrò in Iran con la copertura del film e tutti coloro che erano coinvolti girarono proprio con i disegni di Kirby per simulare il fatto che stavano andando in giro in cerca di luoghi e monumenti adatti a rappresentarli sulla pellicola.
Nelle Risorse in rete il link che porta alla raccolta dei disegni del "King", oltre a quello a un articolo di Wired del 2007 che ricapitola tutta la sequenza degli eventi.
Il piano ebbe successo e i sei tornarono negli USA passando dalla Svizzera, anche se gli eventi furono rivelati solo molti anni dopo, nel 1997. E adesso sono sotto gli occhi di tutti grazie a questo film che, con l'aggiunta di qualche variazione drammatica, si basa su una storia realmente accaduta.
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