Il compito di Joss Whedon era molto difficile. Si partiva da personaggi introdotti in altri sei film, tutte produzioni Marvel ma dai toni abbastanza diversi, e rendere il tutto omogeneo tirandone fuori una storia che avesse un senso, in cui tutti i personaggi avessero ruoli adeguati senza far prevalere l'uno o l'altro.

Whedon è riuscito in questo intento, a nostro avviso, solo in parte. L'incontro-scontro tra il mitico Thor (Chris Helmsworth) e il sarcastico Iron Man (Robert Downey jr) trova il suo momento migliore quando i due evitano di parlare e passano alle vie di fatto; ancora più complessa l'interazione con gli altri dell'iconico Captain America (Chris Evans), che se nel film eponimo riusciva a prendersi abbastanza il giro da bilanciare la sua pesantissima immagine, qui è maledettamente serio e ciononostante non riusce a imporsi, come vorrebbe la mitologia, come leader carismatico del gruppo.

Alla fine, i personaggi che emergono sono i comprimari: Bruce Banner/Hulk, che nonostante i due film precedenti (con Eric Bana e Edward Norton) sembra finalmente trovare la sua misura nell'interpretazione di Mark Ruffalo. Il Falco (Jeremy Renner), che nella storia ha un ruolo particolare; e soprattutto la Vedova Nera - Scarlett Johansson - che a conti fatti sembra risultare la vera protagonista del film. E conoscendo i gusti di Whedon (da Buffy a Dollhouse) non era così difficile prevedere che il personaggio della ragazza guerriera sarebbe stato uno dei suoi preferiti.

Non si vede molto neppure di Nick Fury (Samuel L. Jackson) e il povero Colson (Clark Gregg) viene ridotto al ruolo di macchietta.

La storia è minimale, una traccia per sostenere quante più scazzottate possibile. Del resto, in un film con così tanti comprimari uno sviluppo dei personaggi è difficile, e forse il combattimento continuo era l'unica soluzione. 

Ogni film di supereroi si basa sullo schema "primo tempo sviluppo del personaggio, secondo tempo botte"; e The Avengers può essere considerato tutto un "secondo tempo", preceduto dai primi tempi Captain America, Thor, Iron Man e Iron Man 2, volendo tener fuori i due Hulk

Gli unici personaggi non sviscerati a dovere erano proprio Vedova Nera e Falco, e in qualche modo il nuovo Banner, che come detto hanno avuto quindi uno spazio più approfondito.

Grosso punto debole del film, a nostro avviso, è il cattivo. Questo genere di film è spesso misurato proprio dal carisma del cattivo, aspetto sul quale va riconosciuto che i prodotti della Distinta Concorrenza hanno sempre avuto una marcia in più rispetto ai Marvel (dal Lex Luthor di Gene Hackman ai Joker di Jack Nicholson e Heath Ledger). Con l'eccezione probabilmente di Magneto; ma ancora una volta, gli X-Men sono personaggi Marvel ma non lo sono i film.

Il Loki di Tom Hiddleston è un personaggio debole, privo di presenza scenica, fantoccio di poteri più forti che quesi non si vedono (se non nella breve scenetta post-titoli di coda). L'unico momento in cui davvero riesce a riscuotere l'interesse degli spettatori è quando urla in faccia a Hulk il suo orgoglio di divinità e di essere superiore; ciò che accade dopo è probabilmente una delle scene migliori del film, quindi evitiamo di spoilerarla.

Il suo esercito di orchetti cyborg spreca tonnellate di pallottole laser per far saltare in aria innocue automobili, ma l'unico pericolo che riesce a far correre ai supereroi assemblati è di prenderli per noia.

Alla fine tutto viene risolto nel modo più deludente possibile: la cosa che era assolutamente impossibile fare si rivela in realtà possibile e tutti i pezzi vanno magicamente a posto.

Rileggendo questa recensione ci rendiamo conto di essere stati molto critici. Intendiamoci: ci siamo molto, molto divertiti. Siamo usciti dal cinema tutto sommato con il nostro bel senso di esaltazione. Perché lo spettacolo c'è, i combattimenti sono ben fatti, le battute da antologia ci sono, a partire da "Hulk, spacca!" 

È solo che ripensandoci dopo, facendo un po' i conti, ciò che resta è pochino. Era possibile fare di più con una base del genere? Forse no. Come abbiamo detto, il compito di Joss Whedon era difficile. Ma insomma, crediamo ancora che Joss Whedon passerà alla storia per Firefly e Buffy e Toy Story, non per The Avengers.