Richard Matheson
Richard Matheson
Steven Spielberg ha percepito in Dakota una qualità di cui è sempre alla ricerca quando scrittura gli attori per i suoi film: “Durante il provino di Dakota, ho visto un ragazzo vero, non un attore. L’autenticità è quello che cerco sempre negli attori, adulti o ragazzi che siano”.Per il ruolo di Bailey, assegnato a Evangeline Lilly, il regista Levy ha confessato di essere da sempre un grandissimo ammiratore dell’attrice e di essersi rallegrato quando la donna ha accettato il ruolo. “Evangeline mi lascia stupefatto”, ha detto Levy. “Ero pazzo di lei a ‘Lost’. Sono un grande fan di quella serie. In Real Steel non solo è pazzesca nelle grandi scene drammatiche fra lei e Dakota e fra lei e Hugh, ma riesce a spiccare anche quando si trova tra la folla durante gli incontri di pugilato. In quei brevi momenti che si alternano con i combattimenti sul ring, riesce a comunicare un’energia viscerale e trascinante. Per noi rappresenta un po’ tutto il pubblico. Si cala totalmente in ciò che accade”.

Lilly è rimasta conquistata dal ruolo di Bailey dopo aver letto il copione di Real Steel, che le era stato inviato dal suo agente. Lilly ricorda: “Mi ha toccato il cuore, è stato scritto con grande trasporto e ho desiderato moltissimo poter interpretare quel ruolo”.

Al di là di un bel copione, c’era un altro fattore che ha interessava Lilly rispetto a questo progetto: la possibilità di lavorare con Hugh Jackman. “Qualche tempo fa, dopo aver visto un film da titolo The Fountain – l’albero della vita, di Darren Aronofsky, interpretato da Hugh Jackman, ho sperato di poter avere un giorno l’occasione di recitare al suo fianco. In quel film l’interpretazione di Hugh lascia senza fiato. Perciò solo per il fatto che anche lui partecipava in questo progetto, ho accettato il ruolo. Oltre tutto, il copione era bellissimo e Shawn Levy lo avrebbe diretto”.

Solo il pubblico potrà decretare il successo di questo film - che uscirà nelle sale italiane il 25 novembre - ma in un’epoca di reboot e remake, le premesse sembrano buone: originalità (la storia di un Maestro come Matheson), un buon artigiano come regista e un cast apprezzabile che strizza l’occhio sia al cinema fantastico (con Hugh Jackman) sia a quello televisivo (grazie alla bella Evangeline Lilly (già star di Lost).