È in libreria da pochi giorni il terzo romanzo di un autore che in Italia, con soli due romanzi, ha venduto un numero incredibile di copie e ha affascinato migliaia di lettori. Si tratta di Glenn Cooper, di cui Editrice Nord presenta La mappa del destino (The Tenth Chamber, 2010). Un romanzo che si svolge su vari piani temporali e ci fa conoscere sin dal prologo la piccola cittadina di Ruac, i cui abitanti sono tutti votati alla conservazione di un segreto secolare, tanto che nel prologo leggiamo di due escursionisti che, nel 1899, durante una gita fanno una scoperta incredibile.

Emozionatissimi al rientro si fermano in una locanda di quello che allora è il villaggio di Ruac. Raccontano della loro scoperta firmando la loro condanna a morte, infatti vengono immediatamente uccisi dai frequentatori e i loro cadaveri vengono fatti sparire. Ai nostri giorni, dopo un incendio che devasta una parte dell’abazia di Ruac, viene alla luce un manoscritto che risale circa al 1300. Qui tra bellissimi disegni e molto altro vi si può leggere: "Io, Barthomieu, monaco dell’abbazia di Ruac, ho duecentoventi anni. E questa è la mia storia".

All’archeologo Luc Simard viene affidato il compito di controllare quanto è riportato nell’antico testo. Simard, alla testa di un gruppo di esperti, scopre una serie di caverne con pitture rupestri con animali, figure umane e altro sino alla decima stanza, dove l’artista preistorico ha lasciato una testimonianza importante e dove forse c’è anche il segreto per preparare una pozione che assicura a chi ne farà uso una lunghissima vita, una salute e un vigore eccezionali. La troupe di scienziati subirà misteriosi incidenti, incendi, perdite umane. Sembra che intorno alla cittadina di Ruac vi sia una tremenda maledizione, perché quel segreto custodito per millenni deve rimanere tale e sarà ferocemente difeso.

L’autore. Glenn Cooper è cresciuto alla periferia di New York. È uno straordinario caso di self-made man. Dopo essersi laureato con il massimo dei voti in Archeologia a Harvard, ha scelto di conseguire un dottorato in Medicina. Oggi è presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma, a dimostrazione della sua versatilità, è anche sceneggiatore e produttore cinematografico. La sua casa di produzione, la Lascaux Pictures, ha prodotto il suo primo film, Long Distance, distribuito al Tribeca Film Festival. Grazie al clamoroso successo della Biblioteca dei morti, il romanzo d'esordio più venduto in Italia nel 2009, pubblicato in ventinove paesi, si è subito imposto anche come autore di bestseller.

La quarta di copertina. Per settecento anni è rimasto nascosto in un muro dell’abbazia. Poi una scintilla ha scatenato un incendio e il muro è crollato. Stupito, l’abate Menaud sfoglia quel volume impreziosito da disegni di animali e di piante. È scritto in codice, ma le prime parole sono in latino: Io, Barthomieu, monaco dell’abbazia di Ruac, ho duecentoventi anni. E questa è la mia storia.

Per migliaia di anni è rimasto immerso nell’oscurità.

Poi un’intuizione ha squarciato le tenebre.

Incredulo, l’archeologo Luc Simard cammina in quel grandioso complesso di caverne, interamente decorate con splendidi dipinti rupestri. E arriva all’ultima grotta, la più sorprendente, dove sono raffigurate alcune piante: le stesse riprodotte nell’enigmatico manoscritto medievale… 

Per un tempo indefinibile è rimasto avvolto nel mistero. È stato custodito da santi e da assassini, è stato una fonte di vita e una ragione di morte.

Poi un imprevisto ha rischiato di svelarlo agli occhi del mondo.

Spietati, gli abitanti di Ruac non hanno dubbi: i forestieri devono essere fermati. Perché la cosa più importante è difendere il loro segreto. A ogni costo.

Glenn Cooper, La mappa del destino (The Tenth Chamber, 2010)

Traduzione Velia Februari e Amalia Rincori

Editrice Nord, collana Narrativa 428, pagg. 410, euro 19,60