"Allora non c'erano i mezzi, ma oggi è tutta un'altra storia." Luc Besson si prepara a scendere di nuovo in campo come regista. All'indomani dell'uscita anche in Italia del fantasy Le avventure straordinarie di Adele Blanc-Sec, di cui ha firmato la sceneggiatura, il produttore francese sembra deciso a tornare dietro la macchina da presa (solo quattro i film fra il 1999 e il 2010). Non che se ne sia stato con le mani in mano in questi anni, anzi: è stato coinvolto a vario titolo in ventidue sceneggiature, mentre sono quarantadue i film da lui prodotti, molti dei quali sono poi andati incontro al successo (la serie Transporter con Jason Statham o Taken con Liam Neeson, per fare qualche esempio).

Eppure sembra che ci sia qualcosa che gli manca, come se gli fosse rimasto un cruccio. "Quando ho girato Il quinto elemento (siamo nel 1997, ndr), disponevo di strumenti tecnologici che per l'epoca erano già datati. L'avvento del digitale ha aperto le porte alla creatività. Si può fare di tutto, si può immaginare di tutto, perché ci saranno sempre tecnici disposti a seguirti nei tuoi deliri di onnipotenza."

Se non proprio un delirio, di certo si può parlare di voglia di cambiare, visto che Besson sembra voler abbandonare lo schema operativo a cui si è generalmente attenuto in questi anni: farsi venire un'idea, lavorarci su collaborando con qualche sceneggiatore più o meno esordiente, passare l'impasto creativo a un giovane regista per la lavorazione finale (come ha fatto per esempio con Olivier Megaton, che ha di fatto lanciato sulla scena internazionale Transporter 3 e con il prossimo Colombiana con Zoe Saldana).

Ora basta però, perché Besson vuol riprendere in mano il timone. Pare infatti che stia lavorando su un nuovo film fantascientifico che sarà "Il quinto elemento alla decima potenza", parole sue. Non ci sono notizie sul merito, solo qualche indicazione sulle tempistiche: pre-produzione prevista a partire dal 2011, produzione nel 2012 o addirittura nel 2013, uscita nel 2014. Perché tempi così dilatati? Perché "sarà un grande progetto. E quando dico grande, intendo dire enorme". Delirio di onnipotenza? Staremo a vedere.