È online il numero 3 di City, la rivista del club omonimo. Esce quasi trent'anni dopo il numero precedente.

Il primo numero uscì nell'ottobre 1981, e fu un po' il biglietto da visita del Club City nato da pochi mesi e che sarebbe diventato in breve tempo uno dei maggiori club italiani di appassionati di fantascienza. Il numero due uscì qualche mese dopo, poi la rivista ufficiale di City rimase in perenne stasi, mentre il club e i suoi soci producevano un bollettino mensile e parecchie altre pubblicazioni.

Poi il tempo passò, finì l'epoca del club di fantascienza, City sparì mentre i suoi soci, in gran partre studenti universitari, passavano ad altre fasi della vita. Molti di loro avrebbero smesso di occuparsi di fantascienza. Qualcuno avrebbe continuato e alcuni avrebbero pure fondato Fantascienza.com.

Da qualche tempo alcuni dei soci originari, Mario Sumiraschi, Giorgio Ginelli e Stefano Bon, hanno dato vita a un sito che riprende le attività del club, raccontandone la storia e riproponendo alcune delle produzioni critiche più significative.

E ora l'attività del nuovo club City passa alla prossima fase, la produzione di novità: ed ecco così il primo numero della rivista online, che giustamente parte dal numero 3, per dare il senso di continuità con l'esperienza originaria. O, come diceva Troisi, "tre cose me so' riuscite dint'a vita, pecché aggia perdere pure chelle?"

Con una splendida copertina di Tiziano Cremonini - che aveva firmato anche le copertine dei primi due numeri - il numero, impaginato in singoli file pdf scaricabili singolarmente dalla grafica elegante,  ospita una decina di articoli e tre racconti, di Donato Altomare, Daniele Baldini e Giorgio Ginelli.

Il numero si apre con un'intervista con Vittorio Catani raccolta da Stefano Bon, centrata soprattutto sul romanzone uscito lo scorso anno in un numero speciale di Urania, Il quinto principio. Daniele Barbieri, arguto critico e blogger, si occupa di un tema poco trattato, il rapporto tra fantascienza e automobili. Tra gli altri articoli segnaliamo in particolare Vecchie mappe, nuove scoperte di Mario Sumiraschi, che studia in modo dettagliato un caposaldo della saggistica sulla fantascienza, Nuove mappe dell'inferno di Kingsley Amis, e Book vs book, un raffronto tra due libri dal tema simile, in questo caso La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo di Audrey Niffenegger e Appuntamento nel tempo di Richard Matheson, a cura di Ginelli.

Ha senso nel 2010 riprendere una fanzine degli anni ottanta, rivolgendosi a un pubblico del tutto diverso, con mezzi diversi? I promotori pensano di sì, e anche noi. "Il nuovo progetto City cerca di mediare tra un passato che ancora guarda alla ricerca letteraria, al fascino utopico e distopico, alla consapevolezza della sf come narrativa d’anticipazione in grado di far ragionare, di far arricchire la propria cultura e con la modernità che usa un linguaggio fatto di immediatezza, immagine, continuo ribaltamento, guerriglia marketing, consumo e interdisciplinarietà."

L'indirizzo sul quale puntare il browser è www.clubcity.info/city-fanzine/