Un caso a parte è costituito da L’ultimo uomo della Terra, coproduzione italo-americana
Il disimpegno avventuroso
Si arriva così al fenomeno che ha impostato il percorso della fantascienza cinematografica moderna, cambiandolo per sempre. Dopo gli anni cinquanta dell’avventura scientifica e il decennio a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, dominato invece dalle tematiche sociologiche e politiche, la fantascienza cinematografica made in USA scopre l’avventura pura di Star Wars, grazie all’avvento di un ragazzotto fino ad allora semisconosciuto. George Lucas impone al mondo la sua visione fortemente intrisa di elementi fantastici e favolistici, potenziata grazie a un uso massiccio di effetti speciali; non che fino ad allora non si fossero usati, anzi, ma è con l’arrivo di Lucas che diventano colonna portante della narrazione. Da lì in poi nasce un filone che prosegue fino ai giorni nostri, in una gara all’effetto visivo più stupefacente che ha fatto gioco alle major hollywoodiane, permettendo loro di mantenere e consolidare il predominio mondiale nell’industria cinematografica. Anche perché il continuo e invasivo utilizzo di tecnologie prima materiali, e poi basate sulle elaborazioni digitali, anziché diminuire i costi dei film li ha costantemente dilatati, mettendo fuori gioco cinematografie dai mezzi più contenuti, come quella italiana, già in condizioni di cronica carenza di fondi destinata ad aggravarsi nei decenni successivi.
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